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Icardi al Psg: finita la storia con l’Inter tra 124 gol, 6 stagioni e una fascia della discordia

In sei stagioni Mauro Icardi ha lasciato il segno nella storia dell’Inter. Tra i più prolifici bomber di sempre, ha dimostrato con la maglia nerazzurra di valere la Nazionale argentina e le platee mondiali. Ma fuori dal campo ha vissuto sempre troppe frizioni con la dirigenza e con i tifosi: da una autobiografia polemica alla gestione della moglia-procuratrice Wanda Nara, fino al contrasto per la fascia da capitano.
A cura di Alessio Pediglieri
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Mauro Icardi resterà per sempre nella storia dell'Inter. Nel bene e nel male. L'attaccante argentino ufficializzato al Paris Saint Germain ha scritto pagine importanti dei nerazzurri in sei stagioni mai banali. Dal suo arrivo dalla Sampdoria al suo tormentato addio tra polemiche ed esclusioni, ‘Maurito' ha avuto anche la possibilità di mostrare tutto il proprio talento in area di rigore avversaria, aprendosi una carriera che è tutta in ascesa. L'unica pecca? Non essere mai riuscito a vincere nulla con l'Inter, mentre – anche se d'ufficio – al suo primo anno al Psg ha potuto festeggiare il titolo in Ligue 1.

Con l'annuncio del Psg e la conferma dell'Inter della conclusione positiva della trattativa, si chiude così l'avventura di Mauro Icardi all'Inter e in Italia. Perché l'argentino difficilmente farà rientro in Serie A, visto che nell'attuale accordo è stata inserita una clausola ben precisa che predispone di fatto l'impossibilità di poter essere ingaggiato nel futuro dalla Juventus, club che ha spesso provato a pressare i nerazzurri: se un domani si concretizzasse il passaggio, all'Inter andrebbero ulteriori 15 milioni di euro. Una cifra che dovrebbe allontanare qualsiasi pericolo che ciò accada.

L'Inter e Mauro Icardi. Una storia d'amore e d'odio, complessa e complicata da ciò che ha caratterizzato il cammino dell'attaccante e del club fuori e dentro il terreno di gioco. In campo restano le sei stagioni disputate in nerazzurro con i 124 gol che hanno consacrato Icardi nell'Olimpo dei bomber di tutti i tempi: solo Boninsegna era riuscito a fare tanto con la maglia nerazzurra. Alcuni momenti esaltanti, con Icardi che si è rivelato vero campione, capace di tenere in piedi la squadra nei momenti di maggiore difficoltà, di festeggiare il ritorno (e il debutto) in Champions League, di dimostrare di essere un profilo internazionale di tutto rispetto e competere con i migliori del mondo nel suo ruolo.

Fuori dal campo, i tormenti. L'auto-biografia uscita a ottobre del 2016 e che ha fatto infuriare la tifoseria interista che mai gli ha perdonato alcune frasi e atteggiamenti. Le pressioni della moglie e agente Wanda Nara sul club con la richiesta di rinnovo contrattuale, in un tira e molla estenuante e quasi infinito fino allo strappo con la richiesta di un super ingaggio da nove milioni all'anno. Fino all'ultimo feroce confronto con la scelta della società di togliere al giocatore la fascia da capitano nel febbraio 2019, che segnerà una stagione di conflitti e frizioni. fino al punto di non ritorno della concitata cessione l'ultima sera di calciomercato, in prestito al Psg e l'attuale riscatto dei francesi per un giocatore che mai sarebbe potuto tornare tra i ranghi nerazzurri.

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