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‘Ibra is back’: il Milan batte 0-2 il Cagliari grazie alla rete dello svedese e a Leao

Il Milan torna alla vittoria battendo 0-2 alla ‘Sardegna Arena’ il Cagliari. Grande protagonista è stato Zlatan Ibrahimovic che ha realizzato il gol del definitivo raddoppio dopo il vantaggio iniziale di Leao. Lo svedese torna al gol in A 7 anni e 250 giorni dopo l’ultima marcatura nel 2012 contro l’Inter.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il Milan torna alla vittoria e l'effetto Ibrahimovic inizia a dare i suoi frutti. Lo 0-2 con cui i rossoneri hanno battuto il Cagliari alla ‘Sardegna Arena', porta infatti la firma dello svedese che con il suo gol del raddoppio ha messo in cassaforte il risultato. Prima il vantaggio di Leao e poi quello dello svedese nella ripresa, preceduti da un primo tempo giocato ad alti livelli dalla squadra di Pioli, premia la scelta del tecnico di aver puntato tutto su un 4-4-2 che ha dato equilibrio a tutta la squadra. A beneficiare del nuovo modulo soprattutto Kessié apparso il giocatore che con l'Atalanta aveva fatto innamorare l'Europa del calcio. Di contro il Cagliari è riuscito a costruire davvero poco con Simeone e Joao Pedro praticamente mai visti in campo e il centrocampo che ha sofferto troppo lo strapotere fisico dell'ivoriano e di Bennacer lì nel mezzo. Ibrahimovic ha ritrovato la via del gol in Serie A sette anni e 250 giorni dopo la sua precedente marcatura nella competizione (nel 2012 contro l’Inter). Nel finale per lo svedese anche una rete annullata per fuorigioco. Insomma, Ibra is back!

Maran conferma il Cagliari, tornano Faragò e Pisacane dal 1’

Il Cagliari si presenta al suo pubblico dopo aver perso le ultime tre gare consecutive contro Lazio, Udinese e Juventus per un totale di 9 gol subiti. Una condizione questa che sicuramente ha condizionato le scelte di formazione di Maran che ha dovuto ritoccare un attimo una difesa che sta soffrendo troppo e un centrocampo che sembra non fare più filtro come un tempo. Il tecnico dei sardi ha dunque confermato per un totale di 9/11 la formazione sconfitta, settimana scorsa, dai campioni d’Italia in carica sotto i colpi di CR7 e Higuain: Nainggolan, nel 4-3-2-1 di partenza ha giocato in appoggio al duo offensivo formato da Joao Pedro-Simeone. Le uniche novità dei sardi sono quindi proprio in difesa, dove tornano titolari Faragò e Pisacane che hanno ben figurato da inizio stagione.

Il Milan scende in campo con Ibrahimovic titolare e col 4-4-2

Dimenticare subito il finale shock del 2019 dopo il 5-0 contro l’Atalanta e la ripresa del 2020 con il deludente 0-0 in casa contro la modesta Sampdoria. Era questo l’obiettivo del Milan alla vigilia della sfida contro il Cagliari. E allora Pioli s’è dovuto affidare all’armata pesante, senza pensarci due volte, schierando Ibrahimovic nuovamente titolare dopo il suo ritorno al Milan. Cambia qualcos’altro in formazione con il tecnico rossonero che ha varato per la prima volta il 4-4-2: debutto da titolare dunque nella sua avventura-bis per Ibrahimovic, con Leao al suo fianco. Castillejo Calhanoglu sono stati gli esterni di centrocampo. Con il ritorno da titolare anche per Kessie dopo l’esclusione contro i blucerchiati di 7 giorni fa. Ibrahimovic torna dal 1’ con la maglia del Milan a 2799 giorni dall'ultima volta (13 maggio 2012).

Intensità, grinta e tanto equilibrio nello 0-0 del primo tempo

Non troppe occasioni ma grande ritmo e intensità. E' un pò questa la sintesi del primo tempo fra Cagliari e Milan in cui il protagonista assoluto è stato l'equilibrio. Il 4-4-2 dei rossoneri, con Ibra come punto di riferimento in attacco ha fatto emergere anche le individualità di gente come Kessiè, oggetto di tante critiche nelle ultime giornate. La sua capacità di giocare lì in mezzo al fianco di Bennacer, ha consentito ai rossoneri di esseri più pericolosi per vie verticali con l'ivoriano bravo a dialogare più volte con lo svedese anche se veniva lasciato troppo solo poi in fase conclusiva d'appoggio. I rossoneri sono stati pericolosi al 16′ con Theo Hernandez, bravo a sovrapporsi su Calhanoglu a sinistra e calciare in porta un pallone teso respinto da Olsen. E' stata un'altra chiave della squadra di Pioli che ha sfruttato molto questo tipo di giocata con gli esterni alti (Castillejo a destra e il turco a sinistra) chiamati a incentivare la sovrapposizione dei terzini.

Di contro il Cagliari non è mai stato così pericoloso dalle parti di Donnarumma, anzi, al 30′ ha anche rischiato di subire un gol da Ibrahimovic. Lo svedese infatti ha colpito un palo (palla deviata sul legno da Olsen) con un colpo di testa su cross perfetto da sinistra di Leao, bravo ad allargarsi. Al 36′ i sardi reagiscono ‘grazie a Donnarumma'. Complice una lettura sbagliata in uscita del portiere campano, Nandez ha provato a sorprenderlo con un pallonetto da fuori area che lo stesso Gigio con una parata fortunata, goffa, ma pur sempre efficace, è riuscito a respingere. Per il resto i sardi hanno piuttosto badato a non lasciare troppo spazio ad Ibra fra difesa e centrocampo con Cigarini più volte impegnato a fare questo lavoro di ripiegamento sullo svedese. Il gol non è arrivato e Joao Pedro e Simeone sono stati serviti davvero poco.

Nella ripresa il Milan trova gol, gioco e vittoria finale

La ripresa premia subito il Milan che trova il gol del vantaggio grazie ad una rete di Leao. L'attaccante portoghese trafigge Olsen dopo 40 secondi dall'inizio del secondo tempo imbeccato benissimo da un lancio di Castillejo che ha sorpreso la difesa sarda trovando l'ex Lille bravo a superare il portiere dei sardi. L'aspetto che colpisce maggiormente del nuovo 4-4-2 del Milan è proprio quello di giocare molto sulle verticalizzazioni delle punte chiamate a correre in profondità. E il gol è sintomo proprio di questo nuovo sistema di gioco. La reazione del Cagliari stenta ad arrivare e il merito va tutto a questo centrocampo del Milan che ha trovato un Kessiè davvero trasformato soprattutto dal punto di vista del recupero dei palloni e dell'interruzione dell'impostazione di gioco degli avversari.

La partita dal 60′ in poi diventa più cattiva, diversi gialli, da entrambe le parti, mostrano però l'incapacità della squadra di Maran di soffrire molto il modo in cui il Milan è riuscito a coprire il campo non consentendo alcuna giocata al Cagliari. Al 64′ ecco la svolta che tutti aspettavano: Ibrahimovic torna al gol. Su assist di Theo Hernandez da sinistra, lo svedese si stacca dalla marcatura della difesa sarda e calcia in porta di prima intenzione trafiggendo Olsen con la palla che si insacca nell'angolino alla sinistra del portiere svedese. Un gol che di fatto mette in cassaforte il risultato. Lo 0-2 finale fa felici soprattutto Boban e Maldini seduti in tribuna.

La gara di Ibrahimovic fra spintoni, gol e forza fisica

Pronti via e Ibrahimovic colpisce con una ginocchiata Rog in virtù di uno stacco di testa dei suoi per servire Leao in corsa. Una presentazione niente male dello svedese che ha dimostrato subito la sua grande voglia e la grinta di guidare un Milan del tutto nuovo da quello visto prima del suo arrivo. Lo svedese non giocava dal 1′ in maglia rossonero da 2799 giorni, l'ultima volta accade il 13 maggio del 2012, prima del suo addio al Milan. Alla ‘Sardegna Arena' per vedere una prima grande palla gol dello svedese, bisogna aspettare il 30′. Servito benissimo da un cross perfetto di Leao, Ibra ha colpito una palla morbida di testa chiamando il connazionale Olsen agli straordinari, bravo a deviare la palla sul palo e poi in angolo. Al termine dei primi 45′ lo svedese ha toccato 26 volte la palla, vincendo 2 duelli aerei su 4, calciando 1 sola volta in porta con il 65% di precisione passaggi. Insomma, niente male per iniziare la sua nuova avventura in rossonero da titolare. Ibrahimovic ha bisogno ancora di minuti nelle gambe e questo nella ripresa si è notato.

(dati da sofascore.com)
(dati da sofascore.com)

Lo svedese però alla ‘Sardegna Arena' ha fatto un pò da punta boa capace di creare densità in attacco e pressione sulla difesa avversaria, capace, con la sua presenza, di premiare gli inserimenti di Leao che l'ha seguito alla lettera. I secondi 45′ di Ibra sono sempre improntati su un lavoro ombra che al 64′ però viene premiato dal gol dello svedese. Bravo a smarcarsi dalla marcatura della difesa sarda, Ibra si stacca e raccoglie al meglio un cross teso da sinistra da parte di Theo Hernandez e colpisce di prima la palla che si insacca nell'angolino alle spalle di Olsen. Ibrahimovic ha ritrovato la via del gol in Serie A sette anni e 250 giorni dopo la sua precedente marcatura nella competizione (nel 2012 contro l’Inter). Adesso sono 123 i gol di Ibrahimovic in Serie A: il primo 5599 giorni fa (Brescia-Juventus del 12 settembre 2004) quando i bianconeri si imposero 3-0 al ‘Rigamonti'. Nel computo finale dei numeri di Ibra in partita, lo svedese contro il Cagliari ha totalizzato 2 dribbling, toccando ben 50 volte la sfera, intercettando 2 passaggi e perdendo solo 6 palloni. Solo 2 volte in fuorigioco di cui una in cui aveva anche trovato un altro gol poi annullato dall'arbitro.

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Tabellino e voti

CAGLIARI (4-3-2-1): Olsen 6; Faragò 5,5, Pisacane 5, Klavan 5,5, Pellegrini 6; Nandez 5,5 (75′ Ionita 5,5), Cigarini 5,5,
Rog 5,5 (75′ Castro 6); Nainggolan 6, Joao Pedro 5; Simeone 5 (68′ Cerri 5,5). All. Maran

MILAN (4-4-2): Donnarumma 6; Calabria 5,5 (73′ Conti 6), Musacchio 6, Romagnoli 6,5, Theo Hernandez 7; Castillejo 6,5, Kessié 6,5, Bennacer 6,5, Calhanoglu 5,5 (64′ Bonaventura 6); Ibrahimovic 7,5, Leao 7 (90′ Rebic sv). All. Pioli

Gli schieramenti delle due squadre dal 1' (Sofascore)
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