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Henry smaschera il giochetto di Benzema sul gol: lezione di calcio in diretta TV

Devastante e decisivo. Karim Benzema è esploso da quando non è più nel cono d’ombra di Cristiano Ronaldo. Nell’azione da gol che ha regalato la qualificazione in semifinale di Champions al Real c’è la spiegazione esatta di quanto è forte K9.
A cura di Maurizio De Santis
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Il movimento di Benzema: guadagna la migliore posizione in area per battere di testa.
Il movimento di Benzema: guadagna la migliore posizione in area per battere di testa.

Ha visto l'azione nella sua testa prima che accadesse. No, non si tratta di Luka Modric (autore del delizioso assist di esterno collo che ha innescato la rete di Rodrygo) ma di un altro grande protagonista del Real Madrid contro il Chelsea. È Karim Benzema ad aggiungere la pennellata finale al capolavoro disegnato dal compagno di squadra, Vinicius jr. Talento e memoria procedurale: l'uno e l'altro ripetono certi movimenti in maniera automatica, ricordano di fare certe cose senza pensarci. Come allacciare le scarpe.

Il brasiliano crossa, anche lui usa l'esterno del piede destro con la delicatezza di un archetto sulle corde di un violino, e lo fa a occhi chiusi: sa già che là, in mezzo alla giungla di maglie degli inglesi, K9 guadagnerà lo spazio come solo i fuoriclasse sanno fare. È questione endemica, di intelligenza tattica ed emotiva, di esperienza e allenamento, sei forte oppure no. E il francese, a 34 anni, può esserlo fino a diventare devastante.

Nell'azione da gol che è valsa la qualificazione in semifinale di Champions League c'è la spiegazione tangibile delle grandi qualità del "vecchio" bomber che sa essere letale anche nella sua capacità di rifinitura. Lui come Modric aveva intuito tutto, sapeva già come sarebbe andata a finire e cosa avrebbe dovuto fare per essere pronto. S'è andato a creare/prendere uno spazio laddove sembrava non essercene. Basta dare un'occhiata a come si è evoluta in pochi secondi l'azione, osservare movimenti e postura del calciatore per avere contezza delle sue qualità: mescolare potenza e controllo. Ci sei oppure no. Hai quelle doti oppure no. Non si può spiegare a parole, lo vedi e capisci perché.

Benzema è al centro dell'area di rigore del Chelsea, valuta i tempi con una rapidità che è istinto puro, frena e s'affretta a fare qualche passo indietro per andarsi a ritagliare la zolla di riferimento, il suo posto migliore di fronte alla porta. La visuale è perfetta, intorno a lui c'è il vuoto, legge il movimento del portiere, è nella sua bolla e adesso può ricevere l'assist indisturbato per battere a rete di testa. "Karim sa di non essere nella posizione giusta – ha ammesso l'ex attaccante francese, Henry durante i commenti a CBS Sport – e pensa: va bene, fammi risistemare… adesso che io Vinicius siamo connessi posso finire il lavoro". Semplicemente perfetto.

Mendy è battuto, Benzema segna di testa la rete che porta il Real in semifinale di Champions.
Mendy è battuto, Benzema segna di testa la rete che porta il Real in semifinale di Champions.

Benzema è stato devastante e decisivo contro Paris Saint-Germain e lo stesso Chelsea (castigato anche all'andata con un tripletta pesantissima). Da quando non è più nel cono d'ombra di Cristiano Ronaldo è esploso. Ha segnato 12 gol in 9 partite di questa edizione della Champions, 24 reti in 27 partite della Liga. Altre 2 in Supercoppa di Spagna per un totale di 38 centri in altrettanti match ufficiali. Vecchio a chi?

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