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“Guidolin in spogliatoio con un fucile: Ora li ammazziamo”, una scena che Agliardi non può dimenticare

Francesco Guidolin è un allenatore che conosciamo come abitualmente pacato, ma dal suo passato emerge un episodio incredibile eppure ben vivo nella memoria di chi lo ha vissuto. Del resto è difficile dimenticare qualcuno che entra in spogliatoio tirando fuori un fucile e urlando “ora li dobbiamo ammazzare!”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Francesco Guidolin ormai non allena da anni: era l'ottobre del 2016 quando il tecnico di Castelfranco Veneto venne esonerato dallo Swansea. Il club gallese aveva puntato su di lui a gennaio, vedendosi ripagato con la conquista della salvezza in Premier League. Poi la pessima partenza nel campionato successivo ha segnato quella che somiglia alla fine della carriera per l'allenatore classe 1955.

Una fetta importante della vita calcistica di Guidolin è rappresentata dal Palermo: il vulcanico presidente Zamparini lo chiamò e richiamò sulla panchina rosanero addirittura quattro volte. Un rapporto effervescente a dire poco quello tra il tecnico veneto e l'imprenditore friulano, scomparso nel 2022. Peraltro anche l'apparentemente pacato Guidolin si è reso protagonista in carriera di episodi sopra le righe, ai limiti dell'insospettabile, visto il modo abitualmente tranquillo con cui si è sempre proposto ai media.

Federico Agliardi
Federico Agliardi

È l'x portiere Federico Agliardi a raccontare cosa accadde una volta nello spogliatoio rosanero: "Anno 2006. Vigilia di ritorno della sfida di Coppa UEFA tra West Ham e Palermo. Mister Guidolin entrò nei nostri spogliatoi e, da un grosso borsone, all’improvviso tirò fuori un fucile al grido di ‘All’andata, gli inglesi, li abbiamo solo feriti. Ora li dobbiamo ammazzare per bene'…".

Una scena ovviamente impossibile da dimenticare per chi rimase basito dal gesto del tecnico. La carica data da Guidolin si dimostrò efficace, visto che il Palermo – già vincitore a Londra per 1-0 – si impose per 3-0 al Barbera, ‘ammazzando per bene' la squadra in cui all'epoca militavano Mascherano e Tevez. Quel 28 settembre del 2006 ci pensò il brasiliano Simplicio a mettere al sicuro con una doppietta il superamento del turno preliminare di Coppa UEFA, prima che Di Michele sigillasse il 3-0 finale.

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