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Gravina: “Tifosi allo stadio? Mi auguro a luglio prima della fine del campionato”

Il presidente FIGC, Gabriele Gravina ha sciolto anche l’ultimo dubbio e ha auspicato il ritorno al pubblico negli stadi per luglio: “Vorrebbe dire essere usciti dal tunnel, cacciando il buio e rivedendo la luce. E’ una mia speranza, mi auguro possa concretizzarsi entro la fine di questo campionato”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il presidente della Federcalcio italiana Gabriele Gravina si è espresso sulla ripartenza del calcio italiano lasciando intendere che il prossimo step sarà quello di far tornare, in parte, anche i tifosi sulle tribune, come avviene già per alcune realtà europee in cui si sono visti gli spettatori. Contingentati e a distanza sociale, ma comunque presenti durante le partite. Un ultimo passo che potrebbe sancire la definitiva ‘normalità' anche per il calcio italiano. Ovviamente, non sono mancate le eccezioni che hanno fatto discutere come in Portogallo dove alcuni ultrà hanno scalato le mura dello stadio del Porto o in Serbia dove a Belgrado ci sono stati 25 mila tifosi in curva.

Per Gravina tutto potrebbe essere possibile anche in tempi relativamente brevi, magari prima di quanto previsto, cioè per la prossima stagione. Il tutto viene confortato dagli utlimi dati epidemiologici generali e nella convinzione che anche l'accettazione dell'isolamento dell'eventuale ‘singolo‘ contagiato (e non l'intera squadra) possa condurre al ritorno del tifo: "Mi auguro avvenga in tempi rapidi" ha sottolineato oggi a Radio Deejay, a cavallo delle semifinali di Coppa Italia che hanno mostrato il lato ‘oscuro ‘del calcio con gli stadi deserti.

Non c'è una data precisa ma la volontà di compiere anche l'ultimo passo appena si potrà. magari entro la fine del campionato, a luglio con le ultime gare in cui potranno assistere anche gli spettatori sugli spalti: "Quando aprire gli stadi ancora non si può sapere ma c'è una speranza: mi auguro i primi di luglio. La prima settimana, massimo metà luglio potrebbe essere il momento giusto nel momento in cui ci sarà l'ok sanitario. Questo significherebbe che il nostro Paese avrà eliminato anche le ultime restrizioni e che siamo usciti da questo momento particolarmente buio a rivedere la luce"

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