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Gigi Buffon si presenta in Nazionale: “Non sono qui per replicare Vialli, non sarei all’altezza”

L’ex portiere della Juventus, campione del mondo a Berlino 2006, inizia la sua esperienza da capo delegazione dell’Italia. E dice tutto su Mancini, Spalletti, Bonucci.
A cura di Maurizio De Santis
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Gigi Buffon durante la conferenza stampa di presentazione da capo delegazione della Nazionale.
Gigi Buffon durante la conferenza stampa di presentazione da capo delegazione della Nazionale.

Ci sono tre momenti della presentazione ufficiale di Gigi Buffon in Nazionale che spiccano su tutto. La stoccata di Gravina a Mancini, le frasi dell'ex bianconero su Gianluca Vialli  e Spalletti, la chiamata con Bonucci finito in Germania suo malgrado. L'ex portiere della Juve, campione del mondo a Berlino nel 2006, si accomoda sulla poltrona di capo delegazione appartenuta all'ex attaccante della Samp. Negli occhi c'è ancora quel bellissimo abbraccio a margine del rigore parato da Donnarumma che valse la conquista degli Europei contro l'Inghilterra a Wembley.

Sembra passata una vita da allora, tutto è cambiato: gli Azzurri sono (ancora) fuori dai Mondiali (e Gigi sa quanto possa bruciare uno smacco del genere); Roberto Mancini se n'è andato sbattendo la porta rassegnando le dimissioni con una pec per accettare la ricca offerta in Arabia Saudita; Luciano Spalletti ha detto sì alla proposta del presidente federale, Gabriele Gravina, mettendo da parte gli arnesi del contadino, interrompendo l'anno sabbatico che aveva annunciato dopo la conquista dello scudetto a Napoli.

Parole da brividi dell'ex portiere per Gianluca Vialli.
Parole da brividi dell'ex portiere per Gianluca Vialli.

E fa nulla che l'ex presidente, Aurelio De Laurentiis, brandisca il libercolo della clausola: "gli avvocati sono al lavoro per comporre la transazione in un modo o nell'altro", ha ammesso il neo ct. L'Italia chiamò e lui non poteva dire di no. Pochi giorni e farà il debutto ufficiale sulla panchina per le sfide contro Macedonia del Nord (9 settembre) e Ucraina (12 settembre): c'è da compiere una missione delicatissima, scongiurare il rischio di non partecipare nemmeno agli Europei 2024. Sarebbe tremendo.

"Dopo aver vissuto un'estate turbolenta non per colpa nostra – dice Gravina – per me è motivo di grande soddisfazione sapere che questa squadra è in mani salde. Ognuno di noi deve fare il massimo. Grazie Gigi e in bocca al lupo". Con tanti saluti a ‘Mancio' che è solo un amaro ricordo e magari sarà anche materia legale da sbrogliare in tribunale.

Uomo giusto al posto giusto, così Buffon ha parlato del neo ct Spalletti.
Uomo giusto al posto giusto, così Buffon ha parlato del neo ct Spalletti.

Parola a Buffon che fissa due pensieri: il primo, doverosamente, è per Vialli. "Il ricordo è bellissimo, avevamo un rapporto straordinario e ci scambiavamo sempre le maglie. Pensare di essere al suo pari è presuntuoso e sbagliato, non sarei all'altezza di ciò che ha fatto lui". Spalletti? Non gli farà ombra perché – dice – "è l'uomo giusto al momento giusto". 

Infine, una riflessione dedicata all'ex compagno alla Juve e in Azzurro: Bonucci ha chiuso il suo rapporto con la ‘vecchia signora' malissimo e se tornerà o meno in Nazionale non è materia sul quale mette bocca. "Sì, quest'estate ci siamo sentiti, ora devo mandargli un messaggio dopo l'approdo all'Union Berlino. È la scelta di chi è abituato a lottare e a raggiungere traguardi dandosi da fare. Questo è qualcosa che gli va riconosciuto e l'aspetto bello di un campione di 36 anni che affronta l'ultima sfida con i disagi del caso. Se torna in Nazionale? Non spetta a me dirlo".

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