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Gattuso e la gomitata di Ibrahimovic su Koulibaly: “Colpo alla Mike Tyson”

Nel post-partita di Napoli-Milan, l’allenatore azzurro è tornato sull’episodio da moviola relativo alla gomitata rifilata da Ibrahimovic a Koulibaly, ritenuta involontaria dal direttore di gara. L’ex centrocampista rossonero non ha molti dubbi sul colpo dello svedese definito addirittura alla Mike Tyson.
A cura di Marco Beltrami
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Bastone e carota, non solo per i suoi giocatori, ma anche per il suo "vecchio" amico ed ex compagno di squadra Zlatan Ibrahimovic. Gennaro Gattuso nel post-partita di Napoli-Milan, nel commentare gli episodi da moviola del match ha definito senza troppi giri di parole il colpo proibito rifilato dallo svedese, protagonista assoluto della partita a Kalidou Koulibaly. Una gomitata che non è stata oggetto di provvedimenti da parte del direttore di gara.

Nel secondo tempo di Napoli-Milan, durante un contrasto aereo tra Ibrahimovic e Koulibaly, quest'ultimo ha avuto la peggio. La moviola ha mostrato il colpo proibito rifilato dal centravanti man of the match in virtù della bella doppietta realizzata al centrale azzurro, che per il direttore di gara è stata involontaria. Nessun intervento del Var e molti dubbi anche nel post-partita, ai microfoni di Sky dall'allenatore della formazione partenopea che pur non avvezzo a parlare degli episodi arbitrali ha dichiarato: "Non ne voglio parlare, non lo so. In tv sembra una gomitata alla Mike Tyson, se vedi anche la smorfia. Ma non dobbiamo pensare a questo, dobbiamo pensare a ciò che dobbiamo fare, sempre col coltello tra i denti".

Il tecnico del Napoli ha comunque chiuso subito il discorso relativo alla moviola, sottolinenando che ai suoi è forse mancata la cattiveria messa in campo invece dal Milan e dallo stesso Ibrahimovic. Secondo l'allenatore partenopeo e grande ex del match, proprio Ibrahimovic rappresenta il totem della sua squadra ed è come il vino, ovvero migliora invecchiando: "Il Milan crede fortemente in lui e i compagni lo seguono al 100%. Forse loro non sono i più forti, ma hanno la mentalità e Ibra è meglio oggi di 10-12 anni fa. Noi dobbiamo ripartire da queste cose, ragionare da squadra, perchè quando abbiamo vinto lo abbiamo fatto con il coltello tra i denti. Se invece di fare questo, pensiamo a fare i professorini e a protestare con l'arbitro, se pensiamo all'io invece che al noi, allora vengono fuori tutti i nostri problemi".

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