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Fiorentina, Commisso: “Potrebbero esserci sempre nuovi positivi, spero si torni a giocare”

Il numero uno gigliato promette di non arretrare di un passo, malgrado i nuovi positivi registrati con gli ultimi tamponi: “Nessuno sa cosa accadrà in futuro, so solo che abbiamo voglia di tornare a giocare e che il governo faccia un ulteriore passo avanti”. A marzo la Fiorentina aveva confermato tre positivi, Vlahovic, Pezzella e Cutrone, poi guariti dal virus.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il presidente dell Fiorentina, Rocco Commisso ha voluto spiegare la situazione attuale della Fiorentina, a poche ore dalla conferma di nuovi positivi in prima squadra. Il numero uno gigliato non è risultato né sorpreso né allarmato dopo essersi confrontato con lo staff medico e aver capito che al momento sarà impossibile non avere alcun positivo. Così come in futuro, perché nessuno ha bacchette magiche o sfere di cristallo. A decidere sarà solamente il virus, con cui si dovrà imparare a convivere: "Nessuno può sapere cosa accadrà, ma perciò che dipende da noi spero vivamente che il Governo faccia un ulteriore passo avanti e ci faccia tornare a giocare".

Un segnale forte, da uno dei club maggiormente martoriati dal coronavirus e dalla pandemia. Durante e dopo il massimo contagio, la Fiorentina è stata una di quelle società che ha sempre registrato giocatori infettati dal Covid-19: Vlahovic, Pezzella e Cutrone agli inizi di marzo e adesso altri giocatori della prima squadra, tre, i cui nomi però non sono stati comunicati alla stampa. Ma la società è passata subito all'offensiva attivando il protocollo di isolamento e non fermando le sedute individuali degli altri giocatori.

Un atteggiamento che ha avuto in queste ore anche un altro club che ha registrato positivi, il Milan. Per Commisso una ‘convivenza' da accettare e non un motivo per cui preoccuparsi nuovamente e far ripiombare il calcio nel recente medioevo dello stop forzato: "Nessuno sa quello che succederà fra un mese, non so se ci saranno nuovi casi positivi, so solo che i miei giocatori hanno una grandissima voglia di giocare e tornare in campo. Al primo posto ci deve essere la salute ma non la paura: il governo deve accettare la situazione e speriamo faccia un nuovo passo avanti. Noi non torniamo indietro, dalla prossima settimana spero che tutti i miei giocatori tornino ad allenarsi".

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