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Fa il fenomeno in Coppa d’Africa under 20, ma qualcosa non torna: “Non può avere 18 anni”

Simon Godwill Yogusuk Sabio è diventato popolare per il suo aspetto più che per le sue prestazioni, nessuno crede che abbia solo 18 anni.
A cura di Marco Beltrami
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La Coppa delle nazioni africane under 20 è in corso di svolgimento in Egitto e rappresenta un'occasione per vedere giocare dei prospetti interessanti, che potrebbero avere un futuro roseo nel mondo del calcio. Non mancano, come in tutte le competizioni, situazioni particolari. Una di queste è sicuramente quella che ha visto protagonista Simon Godwill Yogusuk Sabio.

Si tratta del portiere della nazionale del Sud Sudan che si è preso la scena nella fase iniziale del torneo a suon di parate. L'estremo difensore ha vissuto una giornata di grazia in occasione della sfida contro la rappresentativa della Repubblica Centrafricana. Simon ha contribuito al successo di misura dei suoi (1-0), dimostrandosi una saracinesca per gli avversari. Si tratta della prima storica vittoria della nazionale in Coppa d'Africa, e ha permesso al Sud Sudan di qualificarsi per la fase successiva.

A conferma della bontà della prestazione di Simon Godwill è arrivato il premio di migliore in campo, nonché le foto di rito. E qui si sono sollevate non poche perplessità sui social e sul web: nell'immagine a catalizzare l'attenzione è stato l'aspetto del portiere ufficialmente nato nel 2004 e quindi diciottenne. Il suo viso però non sembra proprio quello di un ragazzino, con le rughe che sembrano rivelare un'età maggiore. Insomma Godwill sembra molto più vecchio rispetto all'età dichiarata e per questo è finito per diventare virale. E i commenti in tal senso parlano chiaro: "Non può avere 18 anni", "Nel 2004 Sabio ha lasciato l'ospedale, accompagnato dalla moglie portando fuori il quinto figlio", "Nel 2004 è stato nonno per la prima volta".

In tanti si sono scatenati faticando a credere che questo giocatore abbia solo 18 anni. D'altronde potrebbe non essere l'unico visto che a giudicare poi da altri contenuti circolati si pò notare come diversi giocatori di nazioni diverse sembrano molto più grandi di quanto rivelato dalla "carta d'identità". Il rischio che ci si trovi di fronte ad una falsificazione dei documenti è concreto anche perché ci sono dei famosi precedenti, come quello relativo alla frode dei calciatori camerunensi, con le accuse mosse anche al talento del Borussia Moukoko (smentite categoricamente).

In realtà alla base di questo tentativo da parte dei calciatori di fingersi più giovani c'è un piano preciso. In questo modo si potrebbero avere maggiori possibilità di essere "pescati" dagli osservatori e portati magari in Europa, dopo le ottime prestazioni nei tornei giovanili. Difficile però che questo accada quando la differenza tra quanto dichiarato e l'aspetto è evidente.

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