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Eder prende in giro Suning che vende il pullman dello Jiangsu: “Così forse ci pagano”

Parole durissime di Eder nei confronti di Suning dopo ave appreso che la messa in vendita del pullman dello Jiangsu presso un mercato di auto usate: “Almeno se riescono a vendere il pullman forse pagano quello che devono pagare. Pazzesco”. L’ex calciatore dell’Inter aveva criticato fortemente i suoi vecchi proprietari e toni più ironici torna sulla mancata corrispondenza degli stipendi.
A cura di Vito Lamorte
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"Almeno se riescono a vendere il pullman forse pagano quello che devono pagare. Pazzesco". Sono queste le parole durissime di Eder nei confronti di Suning. L'attaccante italiano ex Inter, Sampdoria e Empoli punta il dito contro i suoi vecchi proprietari allo Jiangsu oggi al San Paolo ed il colosso Suning, che stanno vivendo gravi difficoltà e dopo aver deciso di non investire più nel calcio nelle ultime ore ha messo in vendita il pullman del club presso un mercato di auto usate.

Dopo la sospensione di tutte le attività del club, lo Jiangsu Suning è sparito dalla cartina del calcio cinese dopo che aver vinto per la prima volta il campionato, battendo in finale il Guangzhou Evergrande.

La punta del San Paolo già in passato aveva mosso critiche nei confronti della proprietà cinese per i conti non saldati e dopo aver appreso la notizia della vendita del bus della sua vecchia società ha rincarato la dose. Eder aveva pronunciato parole molto forti nei confronti di Suning già tempo fa ma poi aveva smentito l'intervista parlando di una chat privata pubblicata sui social network. Queste le sue dichiarazioni: "Hanno mancato di rispetto a tutti i dipendenti e ai giocatori, ci hanno semplicemente lasciato senza stipendio e non ci hanno permesso di giocare in altri club. Abbiamo fatto un'impresa per Suning Group, ma non abbiamo ricevuto il trattamento e il rispetto che avremmo meritato. Se il gruppo Suning fallisce, posso anche capirlo. Siamo stati rinchiusi in hotel per diversi mesi, diffondendo il nome di Suning nel mondo, ma abbiamo ricevuto un trattamento del genere senza alcun rispetto! Il direttore generale si è sempre dimostrato un bugiardo. Ci aveva detto che con il tempo ci avrebbe dato quanto ci spettava ma non ha mai rispettato quello che ci aveva promesso".

Come già anticipato, queste parole sono state smentite dall'ex attaccante dell'Inter ma, stando a quanto pubblicato dal suo profilo Twitter poco fa, probabilmente non erano così lontane dalla realtà.

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