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È morto per Coronavirus Zaccaria Cometti, ex portiere dell’Atalanta

A Romano di Lombardia è morto a 83 anni Zaccaria Cometti, che tra gli anni ’50 e il 1970, era stato uno dei portieri dell’Atalanta. Cometti è mancato a causa di complicazioni dovute al Coronavirus. Cometti, che vinse la Coppa Italia con i nerazzurri nel 1963, per tredici anni fu vice-allenatore dell’Atalanta.
A cura di Alessio Morra
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A 83 anni è morto Zaccaria Cometti, che per tredici stagioni è stato uno dei portieri dell'Atalanta. Cometti divenne famoso oltre che per le sue tante stagioni da portiere e per il successo in Coppa Italia anche perché precedette tra i pali dei bergamaschi la "cosiddetta figurina numero 1" Pierluigi Pizzaballa, grande portiere che all'epoca ebbe un balzo di popolarità perché introvabile nella collezione dei calciatori un tempo. Cometti è morto a causa di complicazioni dovute al Coronavirus. Vinse la Coppa Italia nel 1963. Dei nerazzurri è stato tecnico delle giovanili, e vice-allenatore della prima squadra fino al 1990.

La carriera di Zaccaria Cometti, portiere e vice-allenatore dell'Atalanta

Nato a Romano di Lombardia Cometti, dopo essere cresciuto nella Fiorita, passò all'Atalanta, con cui ha giocato tra il 1957 e il 1970. 204 presenze complessive e un successo prestigioso: la Coppa Italia del 1963, disputò anche una partita in Coppa delle Coppe. Dopo aver lasciato il club bergamasco passò al Trento, con cui concluse la sua carriera. Ma all'Atalanta ritornò come allenatore delle giovanili, lo è stato per due anni, prima di passare in prima squadra. Per 13 stagioni è stato vice-allenatore, ha lavorato soprattutto con Emiliano Mondonico, ma anche con Ottavio Bianchi, Bruno Bolchi e Nedo Sonetti, poi fu anche il preparatore dei portiere dell'Atalanta fino al 1992.

Cometti, portiere dell'Atalanta prima del mito Pizzaballa

Cometti per tante stagioni difese i pali dell'Atalanta prima di Pierluigi Pizzaballa, portiere di prima fascia (disputò anche i Mondiali del 1966), che però divenne famosissimo in tutta Italia, e lo è tutt'ora, per il mito che si è creato poi, perché la sua figurina era introvabile. La figurina numero 1, quella del portiere dell'Atalanta nelle stagione 1964-1965 e 1965-1966 non veniva trovata da nessuno o quasi nelle bustine delle figurine dei calciatori.

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