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Due teste di maiale indirizzate al presidente del Lecce: minaccia shock in stile Padrino

Il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, ha ricevuto una minaccia a dir poco inaspettata. Al patron dei salentini sono state recapitate due teste di maiale.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Nel capolavoro di Francis Ford Coppola fu una delle scene più famose. La testa di un cavallo messa nel letto di un rivale come atto di intimidazione. Un'immagine che rese celebre la saga del Padrino in tutto il mondo e che ora sembra essere diventata fonte d'ispirazione anche nel mondo del calcio. Nessuno si aspettava infatti un risveglio del genere a Lecce, soprattutto il numero della squadra salentina, Saverio Sticchi Damiani. Il presidente dei giallorossi è stato il grande protagonista della scorsa estate avendo centrato con il suo Lecce la promozione in Serie A dopo averla mancato la stagione precedente.

Ecco perché lo stupore è stato tanto nel dover apprendere il rinvenimento di due teste di maiale indirizzate allo stesso patron dei giallorossi che di professione è un avvocato ma anche un professore universitario. Le inquietanti scoperte sono state effettuate nelle scorse ore da polizia e carabinieri. Le due teste di maiale sono state rinvenute, secondo quanto sostiene il Corriere del Mezzogiorno, nei pressi dello studio legale e dell'abitazione del presidente del Lecce.

Il presidente Sticchi Damiani abbraccia Gabriel dopo la promozione in Serie A del Lecce.
Il presidente Sticchi Damiani abbraccia Gabriel dopo la promozione in Serie A del Lecce.

Una scoperta inimmaginabile per lui che forse mai si sarebbe aspettato un atto intimidatorio così forte, violento e spregevole. In questo momento gli investigatori hanno avviato la indagini per capire se il movente del gesto possa essere legato alle sue attività professionali oppure proprio al suo ruolo di presidente della società salentina che quest'anno ha potuto festeggiare il suo ritorno in Serie A.

Non è la prima volta che minacce così forti arrivano ad interessare presidenti di club di calcio. Era successa una cosa del genere in Italia anche all'allora patron della Sampdoria, Massimo Ferrero. Nel 2020 l'ex patron dei blucerchiati aveva infatti presentato denuncia contro ignoti: oltre alle scritte offensive apparse in passato e poi a mezzo social, presso la sua abitazione romana sono arrivati anche dei proiettili. 

Episodi che ovviamente non hanno nulla a che fare con il calcio e che nello specifico, in casa Lecce, aprono scenari a dir poco inaspettati. Tutto questo potrebbe seriamente destabilizzare anche la squadra e un gruppo che sta preparando al meglio la stagione agli ordini di mister Marco Baroni. Allo stesso presidente Damiani ora il compito di rasserenare l'ambiente e invitare la squadra a concentrarsi unicamente sull'inizio di campionato.

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