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Di Francesco ammette in TV: “Il rigore non c’era”, ma in campo gli scappa anche una bestemmia

Il tecnico del Cagliari Eugenio Di Francesco ai microfoni del dopo partita ammette che il VAR ha avuto ragione a non assegnare il rigore nel finale: “Sinceramente non c’era, ma resta il rammarico”. Nei concitati momenti in campo, però, tra le varie imprecazioni si sente anche una bestemmia. Il Giudice Sportivo potrebbe squalificarlo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il finale di Cagliari-Atalanta ha lasciato il segno e sicuramente anche qualche strascico successivo. Perché alla decisione al VAR di non assegnare al 95′ il rigore ai sardi che avrebbe potuto rimediare al gol di Muriel di qualche istante prima, ha fatto saltare letteralmente i nervi a Di Francesco. Il tecnico del Cagliari non ha accettato il verdetto figlio di una decisione ingiusta. Nervosismo, rabbia, frustrazione. E anche qualche parola di troppo che la televisione ha impietosamente registrato, come l'imprecazione blasfema arrivata via etere nel silenzio della Sardegna Arena e che circola su alcuni social network.

Dunque, oltre la beffa si può prospettare anche il danno per il tecnico di un Cagliari che non riesce più a vincere. Gli isolani sono in fondo alla classifica invischiati in una lotta per la salvezza che ogni domenica diventa sempre più complicata. La società ha dato fiducia a Di Francesco, ma i risultati stentano ancora ad arrivare. E adesso potrebbe pronunciarsi anche il Giudice Sportivo, dovesse utilizzare la prova Tv.

La bestemmia nel finale di partita, udita in diretta televisiva, dai microfoni posti a bordo campo che hanno amplificato le parole dell'allenatore del Cagliari nel silenzio della Sardegna Arena, priva come tutti gli stadi per le norme anti Covid, potrebbe così avere conseguenze pesanti per Eusebio Di Francesco. Il tecnico potrebbe venire squalificato e saltare così la prossima partita in programma in campionato, quando il Cagliari sarà ancora impegnato in casa contro il Torino in un delicatissimo confronto per la salvezza.

Anche se nel dopo partita le parole del tecnico sono di massima distensione, ciò non cancella quanto accaduto e sentito in campo: "Sinceramente? Molti mi hanno fatto notare che il rigore non c'era e quindi non c'era. Ma resta il rammarico e la delusione di aver giocato bene e non aver raccolto ancora una volta nulla. Contro il Torino sarà un autentico spareggio".

Non è la prima volta che i protagonisti in campo si fanno pizzicare dai microfoni posti vicino loro, dimenticandosi dell'assenza di altri rumori provenienti dagli spalti vuoti. L'agonismo, il nervosismo o la semplice frustrazione portano infatti molto spesso a turpiloqui che oramai sono quasi all'ordine del giorno. Clamoroso il caso che coinvolse Buffon ma anche altri calciatori come Cristante, in questa stagione, o Skriniar e Iachini nella conclusione di quella passata.

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