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Dal Pino si dimette da presidente della Lega Serie A: molla tutto e va a vivere negli Stati Uniti

Paolo Dal Pino è pronto ad ufficializzare le sue dimissioni dall’incarico di presidente della Lega Serie A. Alla base della decisione il suo trasferimento negli Stati Uniti.
A cura di Marco Beltrami
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Svolta dietro l'angolo nelle stanze dei bottoni del calcio italiano. Paolo Dal Pino è pronto a dimettersi da presidente della Lega Serie A. L'imprenditore e manager classe 1962 nella giornata di oggi ufficializzerà la sua decisione di lasciare l'organizzazione che cura gli interessi del massimo campionato nostrano, attraverso una lettera. È quanto anticipato dall'Ansa che ha spiegato anche i motivi di questa scelta, legati a motivi familiari.

Dopo due anni di gestione tutt'altro che semplice dunque Paolo Dal Pino si prepara a salutare il panorama calcistico italiano. Il dirigente ha deciso di lasciare l'incarico al vertice della Lega Serie A, in virtù della sua volontà di trasferirsi in maniera definitiva con tutta la sua famiglia negli Stati Uniti. D'altronde Dal Pino si trova già oltreoceano, dalle vacanze natalizie. Nessuna possibilità di fare passi indietro per il milanese che è pronto a scrivere una nuova pagina della sua vita, con un cambiamento radicale.

L'esperienza di Dal Pino alla guida della Serie A è stata a dir poco travagliata. Difficile tenere a bada le varie "correnti", con il tutto che è stato reso ancor più complicato dal fatto di dover gestire anche gli anni dell'emergenza Covid. Dopo aver iniziato la sua carriera nel gruppo Fininvest, Dal Pino ha avuto diversi incarichi nel mondo dell'editoria, passando poi a Telecom e Pirelli, con un curriculum a dir poco importante. In avvio di 2020 è stato eletto come presidente della Serie A: dalla sua in primis il presidente della Lazio Claudio Lotito, con 12 voti a favore, mentre contrarie alla sua elezioni Juventus, Inter e Torino.

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Sin dall’inizio le sue decisioni sono state oggetto di critiche feroci. Basti pensare al rinvio di Juventus-Inter, con le parole al vetriolo del presidente nerazzurro Zhang che, dopo aver sottolineato la necessità di mettere la salute davanti allo sport durante la pandemia,  lo definì "il più grande pagliaccio mai visto". Quasi un anno dopo poi Dal Pino tornò nuovamente nell'occhio del ciclone, con sette club, ovvero Atalanta, Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Napoli ed Hellas Verona, che ne chiesero le dimissioni. Il motivo? Una gestione, soprattutto dei fondi e della questione dei diritti TV, non considerata all'altezza della situazione.

L'ultima "gatta da pelare" per Paolo Dal Pino è arrivata proprio pochi giorni fa con la spaccatura creatasi all'interno del calcio italiano. Tutto è nato dalla lettera firmata da tutti e 20 i club della massima serie contro la Figc e il presidente Gravina, inviata al presidente del Coni Giovanni Malagò e alla Sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali. Il motivo? La contestazione dell'ultima riforma voluta dalla Federazione su statuto e governance della Lega, con il passaggio nel quorum delle votazioni dalla maggioranza qualificata a quella semplice.

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