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Dagli inizi nel club del nonno a rivelazione di Euro 2020: la storia di Maehle, jolly dell’Atalanta

Joakim Maehle è uno delle sorprese più belle dell’Europeo che sta per volgere al termine. Il laterale dell’Atalanta è uno dei punti fermi della Danimarca, che domani affronterà l’Inghilterra nella seconda semifinale. ll classe 1997 ha mosso i primi passi nel club dove giocava il nonno e prima della sua ascesa aveva preso in considerazione l’idea di ritirarsi per diventare insegnante di educazione fisica. Intanto l’agente confessa: “Il mio Whatsapp è bollente”.
A cura di Vito Lamorte
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C'è un calciatore della Serie A che più di tutti si è preso la scena a EURO 2020. Si tratta di Joakim Maehle. Il laterale dell'Atalanta è uno degli uomini più importanti della nazionale danese e gara dopo gara si è preso le luci della ribalta continentale. Le sue prestazioni sono cresciute di gara in gara, proprio come quelle della sua Danimarca, e dopo la rete contro la Russia, che ha aiutato i ragazzi di Kasper Hjulmand a prendersi il secondo posto nel girone, è arrivata anche quella negli ottavi contro il Galles: lo scorso 26 giugno il ragazzo classe 1997 ha firmato il 3-0 contro i Dragoni e lo ha dedicato al nonno, che è scomparso proprio in quella data due anni fa. Maehle è cresciuto giocando nella squadra della sua città natale, la stessa di suo nonno Kjed che prima era portiere (pare abbia giocato fino a 63 anni) e poi ne è diventato presidente.

La rivelazione dell'Europeo stava per smettere giovanissimo, quando gli è stato riscontrato un problema all'anca ma l'Aalborg decise di concedergli una chance e così firmò il suo primo contratto da professionista: Joakim si era mosso per ottenere una borsa di studio e andare a studiare negli Stati Uniti perché gli sarebbe piaciuto fare l'insegnante di educazione fisica. Il suo futuro era un altro: nel 2017 il Genk lo ha ingaggiato per 1,3 milioni di euro e con i De Smurfen (‘I Puffi') si è fatto conoscere al grande pubblico nell'edizione 2019/2020 della Champions League. Il Marsiglia si era interessato a lui ma il trasferimento saltò ("Ero devastato e ho buttato via il telefono") e subito dopo è arrivata l'Atalanta, che con il solito occhio lungo si è presa una dei laterali più interessanti del panorama europeo. "Il mio Whatsapp è bollente": ha rivelato il suo agente Ivan Marko Benes qualche giorno fa.

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Non è una questioni di gusti o di partigianeria ma sono proprio i numeri che collocano Joakim Maehle tra i migliori giocatori dell'Europeo. Oltre alle reti contro la Russia e il Galles c'è un fantastico assist con l'esterno, degno di Modric o Quaresma, nella vittoria sulla Repubblica Ceca ai quarti di finale e delle prestazioni che fanno stropicciare gli occhi a tutti i tifosi della Dea. Dati alla mano il ‘5' della Danimarca è il secondo giocatore del torneo con più tiri in porta (7), il quarto con più cross (46) e il nono con il maggior numero di chilometri percorsi (52,6). Kasper Hjulmand su Maehle in una delle ultime conferenze stampa ha affermato: "Non so se sta ancora correndo da qualche parte". Un moto perpetuo che proverà a sorprendere anche Wembley.

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