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Conte e il ritorno alla Juventus: “C’è qualcuno che non mi vuole”

Antonio Conte in questi giorni sta celebrando lo scudetto vinto con l’Inter, ma due anni fa c’è stato un momento in cui l’ex c.t. è stato a un passo dal ritorno alla Juventus, che aveva pensato a lui quando fu ufficializzato l’addio di Allegri. Ma l’idea di Paratici e Nedved venne bocciata dal presidente Andrea Agnelli.
A cura di Alessio Morra
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Antonio Conte ha appena vinto il quinto campionato da allenatore, il quarto in Serie A, il primo con l'Inter. Il tecnico ancora non ha definito il suo futuro con i nerazzurri, con cui ha ancora un anno di contratto, ma prima di firmare per l'Inter circa due anni fa c'è stato un momento in cui sarebbe potuto tornare sulla panchina della Juventus. Sarebbe stato un clamoroso ritorno, ma il successore di Allegri invece fu Sarri. Ma c'è stato qualcuno che ha detto di no.

Quando Conte poteva tornare alla Juventus

Secondo quanto racconta il ‘Corriere di Torino' due anni fa c'è stata davvero la possibilità di essere nuovamente il tecnico juventino per Antonio Conte che era in attesa di una chiamata, all'epoca si era parlato per lui anche della Roma. I contatti con Paratici e Nedvede erano fitti e continui, ma i due dirigenti juventini non sono riusciti a riportarlo in bianconero tanto da far dire a Conte: "Alla Juve c'è qualcuno che non mi vuole".

Il no dovrebbe averlo pronunciato Andrea Agnelli che non avrebbe voluto l'ex c.t., che andò via nell'estate del 2014, il giorno seguente all'inizio del ritiro pre-campionato. Un addio fragoroso giunto in seguito a momenti duri e a un confronto forte. Con Conte che non andò molto per il sottile quando disse una frase che è diventata poi famosa: "Quando ti siedi in un ristorante dove si paga cento euro, non puoi pensare di mangiare con dieci euro".

La stoccata di Agnelli a Conte, e la risposta

A distanza poi, sempre in modo indiretto, come due vecchi amici che poi hanno rotto Agnelli e Conte si sono mandati messaggi molto forti. Nel giorno dell'addio di Allegri, il presidente juventino disse: "Ringrazio personalmente Massimiliano Allegri, che ha svolto un lavoro straordinario. Ha portato avanti un lavoro che per altri sembrava concluso". Una stoccata in piena regola. A stretto giro la risposta di Conte giunse puntuale:

Nella vita non si finisce mai di conoscere le persone. A volte basterebbe soltanto un minimo di riconoscenza. E di maturità.

La lite durante Juventus-Inter di Coppa Italia

La lite a distanza nella semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Agnelli e Conte ha confermato i rapporti tesi e ha dato una conferma su chi possa aver detto quel ‘no'. Volarono gestacci e parole grosse. Entrambi poi si scusarono, il tecnico disse: "La verità l'hanno vista e sentita tutti. Ma noi siamo modelli educativi e quindi sono qui per scusarmi. Ho reagito in maniera sbagliata a tutti gli insulti ricevuti. Avrei potuto reagire sorridendo o alzando il pollice". Agnelli ricevendo il Tapiro d'Oro gettò acqua sul fuoco: "Ogni tanto la passione nel nostro lavoro porta ad andare oltre le regole delle buona maniere. La collaborazione con Conte si è chiusa bene. Quelli erano gesti di affetto".

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