Come ha fatto Pioli a trasformare Kjaer nel leader difensivo del Milan
Il Milan non è soltanto Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese si è caricato sulle spalle un gruppo che aveva fame di successi e che avrebbe dovuto remare dalla stessa parte, fin dal primo giorno. Per questo Pioli aveva bisogno di giocatori carismatici, dei leader, determinati, con la consapevolezza di dover seguire un campione come l'ex Psg. E allora ecco che Simon Kjaer, a sorpresa, è stato uno di quei giocatori che è entrato subito nella nuova mentalità del Milan diventando il vero punto di riferimento della squadra rossonera nella zona nevralgica del campo.
In poco tempo, dopo lo scetticismo iniziale da parte dei tifosi rossoneri per il suo arrivo a Milano nell'affare Caldara, che invece è ritornato all'Atalanta, Kjaer ha conquistato tutti. La sua sicurezza l'ha trasmessa anche ad Alessio Romagnoli che è sembrato trasformato dalla cura del difensore danese, bravo a non caricare sul giovane difensore del Milan tutte le responsabilità di un intero reparto. Kjaer è diventato talmente importante per Pioli che gioca di continuo da 16 gare e proprio contro il Celtic in Europa League potrebbe riposare.
L'importanza di Kjaer nel Milan di Pioli
L'importanza di Kjaer nel Milan è assolutamente tangibile. Il difensore centrale danese, arrivato in punta di piedi in rossonero a gennaio 2020, è entrato lentamente nelle grazie di Pioli che gli affidato subito dei compiti ben precisi. Ogni pallone parte dai suoi piedi, è lui a dover impostare per primo l'azione del Milan e trovare la traccia giusta per il compagno appostato meglio. L'importanza del giocatore è dettata soprattutto dalle presenze stagionali: 16 complessive tra qualificazioni e fase a gironi di Europa League più ovviamente il campionato. Per un totale di 1452 minuti giocati.
Kjaer è quindi il giocatore che tocca più palloni in questo Milan. Basti pensare che solo nell'ultima sfida contro la Fiorentina, il difensore danese ha toccato 55 volte la sfera. Una dimostrazione di quanto sia centrale nel gioco dei rossoneri. In totale, tra campionato ed Europa League, ha vinto 30 duelli aerei e ha avuto la meglio in ben 23 contrasti. Giocatore che abbina quantità a qualità dato che ha effettuato la bellezza di 854 passaggi complessivi, sintomo di una grande stima da parte dei compagni nell'affidargli la palla proprio per fare iniziare l'azione come gli ha chiesto Pioli.