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Circola un audio su Zaniolo, la donna cui è attribuito si sfoga: “Non sono io, non c’entro nulla”

Una donna ha presentato denuncia alla Polizia Postale per l’audio diventato virale su Nicolò Zaniolo: “Quella voce non è la mia, sono fidanzata da 11 anni con lo stesso uomo. Non vado a fare sesso nei parchi”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Come se non bastasse la difficile situazione in cui Nicolò Zaniolo si trova alla Roma, al punto da aver presentato un certificato medico in cui si attesta che l'attaccante non può allenarsi a causa dello stress emotivo conseguente a tutto quello che è successo negli ultimi giorni del mercato, dalla sua mancata cessione al Bournemouth alle minacce ricevute da alcuni tifosi giallorossi, il 23enne toscano è finito nelle ultime ore – suo malgrado – al centro di una sgradevole vicenda che ha costretto una donna a presentare denuncia alla Polizia Postale. Una brutta storia che l'ha indotta anche a fare ulteriori precisazioni ad un'agenzia di stampa.

L’audio di una donna su Zaniolo diventato virale

Tutto è nato dalla diffusione sempre più virale, prima su TikTok e poi via WhatsApp, di un audio in cui si sente la voce di una ragazza raccontare una serata trascorsa in un locale di Roma, conclusasi con un atto sessuale col calciatore in un parco della capitale. L'audio da privato è rapidamente diventato pubblico, portando all'associazione della voce della donna ad un nome e un cognome, con le immaginabili conseguenze per la persona in questione. La donna cui è stato attribuito l'audio nega di essere lei quella che pronuncia quelle parole (alcune poco lusinghiere nei confronti di Zaniolo) e ha presentato denuncia alla polizia, in cui "tiene a disconoscere in maniera più assoluta l'accaduto descritto in quanto non ha mai conosciuto né visto il calciatore menzionato significando di essere stata diffamata".

Non c'è pace per Nicolo Zaniolo, dentro e fuori dal campo
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La smentita della donna a cui hanno attribuito l'audio su Zaniolo

Inoltre la donna ha spiegato nei dettagli all'Adnkronos cosa è accaduto in queste ultime ore, che hanno gravemente condizionato la sua esistenza: "Da tre giorni la mia vita è un turbine di messaggi, richieste di amicizia. Il mio nome e cognome, la mia foto, il mio profilo Instagram sono stati associati alla voce di una ragazza che racconta in un audio su WhatsApp la sua notte di sesso in un parco con il calciatore della Roma Nicolò Zaniolo. Oggi voglio chiarire che quella voce non è la mia, che chi ha messo in rete questo audio, con l'intenzione presumibilmente di screditare il giocatore, ha tirato in ballo una persona che non c'entra nulla, che la mattina alle 5 si alza per andare a lavorare e che da 11 anni è fidanzata con lo stesso uomo".

La 30enne ha riavvolto il nastro ed è tornata ai momenti in cui ha capito cosa stava succedendo: "Tutto è iniziato martedì scorso, quando intorno alle 17 ho iniziato a ricevere un po' di messaggi strani su Instagram e una richiesta da una ragazza che mi metteva in guardia su alcuni audio che girano con me protagonista. Di lì a poco il mio compagno, col quale convivo da cinque anni, mi ha mostrato un video pubblicato su TikTok con una schermata WhatsApp e l'audio di una ragazza che racconta la notte di sesso ai ‘salta salta' (i tappeti elastici, ndr) con Zaniolo e, immediatamente sotto lo screen della conversazione il mio profilo Instagram, con tanto di nome e cognome. Solo che quella voce non è la mia, ma soprattutto è stata utilizzata la mia identità senza alcuna ragione. Riuscita comunque, attraverso un amico, a ottenere la rimozione del video, hanno iniziato a girare separatamente su WhatsApp gli audio con quella voce alla quale evidentemente avevano l'urgenza di dare un nome".

Il futuro di Zaniolo è nebuloso: il certificato medico indica una prognosi di 30 giorni
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"A quel punto ho capito che non sarei potuta rimanere a guardare. L'indomani ho denunciato tutto alla Polizia Postale, dalla quale ho avuto la conferma che cose come questa capitata a me accadono purtroppo molto più spesso di quanto pensiamo – ha continuato la donna – Anche per questo motivo ho deciso di espormi pubblicamente, prima sul mio profilo dichiarando che non conosco quella persona, non conosco certi ambienti, non frequento i locali, che ho una casa, che lavoro e pur non giudicando chi lo fa non vado a fare sesso nei parchi, fidanzata da 11 anni con la stessa persona".

"Questa storia si è allargata ormai a macchia d'olio, ho dovuto chiudere il mio profilo e le richieste di amicizia hanno raggiunto quasi quota 600. Io sono tranquilla, la voce non è palesemente la mia e chi mi conosce sa bene che non potrei mai fare una cosa simile. Tuttavia è importante sottolineare che questa cosa può succedere davvero a chiunque, anche magari a una ragazzina fragile che non ha le spalle abbastanza larghe per affrontare una situazione del genere, che va a scuola, che è soggetta alle voci dei bulli, agli scherni della gente, ai sorrisini e può non sopportare l'onta. Deve finire la storia per cui l'offeso si debba chiudere in se stesso per cose che non ha commesso mentre l'artefice di simili messe in scena resta impunito e guadagna una notorietà che mai avrebbe", ha concluso la donna che ha denunciato la vicenda.

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