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Chi vince Croazia-Spagna agli Europei: la partita sarà decisa dal… pressing

Croazia-Spagna apre la terza giornata degli ottavi di finale degli Europei e offre un nuovo accoppiamento molto equilibrato, tra due squadre ricche di qualità che non hanno però entusiasmato nella fase a gironi. La chiave della partita sarà il pressing della Roja e il modo in cui modric e compagni riusciranno ad eluderlo.
A cura di Redazione Sport
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Il quinto ottavo di finale di Euro 2020 metterà di fronte Croazia e Spagna, l’ennesima grande sfida di un Europeo che sta regalando continue emozioni. Due squadre molto diverse, per tradizione e storia recente, ma entrambe desiderose di smentire gli scettici che non le vedono in grado di competere sugli stessi livelli di qualche anno fa. Dopo la finale persa contro la Francia ai Mondiali 2018, secondo il parere di molti la Croazia è ormai arrivata alla fine di un ciclo. In Spagna, invece, per quanto la Nazionale sia sempre considerata come una credibile contendente alla vittoria finale, non sono state poche le critiche sollevate in merito alle scelte effettuate da Luis Enrique, con molti giocatori provenienti da campionati esteri e pochi nomi della vecchia guardia, in nome di un necessario ricambio generazionale. Dubbi che sono stati alimentati anche dal percorso delle due squadre nella fase a gironi di Euro 2020, entrambe arrivate al secondo posto dopo aver vinto una sola partita che, in ambo i casi, è arrivata solo all’ultima giornata.

La Croazia, dopo aver perso per 1-0 il match d’esordio contro l’Inghilterra, ha raccolto un pareggio con la Repubblica Ceca (1-1) per poi trovare finalmente la vittoria contro la Scozia, grazie all’eterno Luka Modrić autore di un gran gol di esterno destro e dell’assist per Perisic per la rete che ha definitivamente scacciato via i fantasmi dopo il pareggio scozzese di McGregor al 42’, regalando alla Nazionale di Zlatko Dalić la qualificazione. La Spagna, invece, ha pareggiato i primi due match contro Svezia (0-0) e Polonia (1-1), ma nella terza sfida del Gruppo E ha finalmente ritrovato Sergio Busquets in mezzo al campo, guarito dal Covid-19, capitano e anima di una squadra che con la sua sola presenza è parsa molto più sicura dei propri mezzi e ha rifilato ben cinque reti alla Slovacchia senza subirne alcuna e permettendosi il lusso di sbagliare anche un calcio di rigore, staccando così il pass per gli ottavi.

L’ultimo incontro tra le due Nazionali risale al novembre 2018 in occasione della Nations League, e ha visto la Croazia imporsi per 3-2. Tuttavia, solo un paio di mesi prima fu la Spagna a vincere la sfida, rifilando ben sei reti a Modrić e compagni per un 6-0 finale che corrisponde alla sconfitta più pesante subita dalla Nazionale croata nella sua storia. In generale, sono stati otto i precedenti tra le due formazioni, con un bilancio in sostanziale equilibrio: quattro vittorie spagnole, tre croate e un pareggio. Le uniche due volte che il palcoscenico della sfida è stato quello di uno dei maggiori tornei internazionali è stato in occasione dei gironi ad Euro 2012 e Euro 2016, con un successo per parte (0-1 per la Spagna nel 2012, 2-1 per la Croazia nel 2016). Questa sarà l’occasione per entrambe per spostare l’ago della bilancia a proprio favore.

La Spagna cercherà di farlo impedendo ai registi croati di impostare il gioco in serenità, alzando la linea del pressing come ha dimostrato di saper fare egregiamente nelle tre sfide fin qui giocate nel torneo. Busquets e compagni, infatti, vantano ben 60 interruzioni delle trame di gioco avversarie entro 40 metri dalla loro porta, meglio di chiunque altro nella competizione. Sarà compito di Modrić, Brozović e Kovačić – interpreti del centrocampo titolare della Croazia in due delle tre partite giocate fino ad ora – rendere vano il pressing spagnolo, innescando la velocità delle punte biancorosse.

Luka Modrić ha dimostrato di essere ancora il giocatore chiave nel sistema di gioco di Zlatko Dalić. Il centrocampista del Real Madrid vanta il doppio record di giocatore più giovane ad aver segnato per la Nazionale croata – 22 anni, 73 giorni nel match contro l’Austria nel 2008 – oltre ad essere anche il più anziano – 35 anni e 286 giorni proprio nell’ultima sfida contro la Scozia. La Spagna, invece, fa della coralità la sua arma principale, come più volte sottolineato da Luis Enrique che ha spesso ribadito come tutti i suoi giocatori siano dei leader in campo e fuori. E fino ad ora i fatti gli hanno dato ragione: tutti i sei gol della Spagna nella fase a gironi di Euro 2020 portano la firma di giocatori differenti, inclusi due autogol.

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