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Chi sgarra in campo pagherà fino a 100 volte in più: il calcio femminile inasprisce le sanzioni

La Federcalcio spagnola ha deciso di alzare le multe alle calciatrici della Primera Divisiòn Femenina, equiparandole a quelle già presenti (e più salate) nel Codice Disciplinare della Liga maschile.
A cura di Alessio Pediglieri
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Anche l'ultima frontiera è stata abbattuta nel segno della eguaglianza totale tra uomini e donne nel mondo del calcio spagnolo. Davanti ad una realtà e ad un movimento che è sempre più in ascesa – di spettatori, qualità in campo, sponsor – la Federcalcio iberica ha deciso di compiere un ulteriore passo in avanti, parificando anche nelle sanzioni economiche il calcio femminile con quello degli uomini.

Si potrebbe riassumere il tutto in una semi-citazione: è il professionismo, bellezza. Perché proprio questo è l'aspetto che ha fatto scattare la molla all'interno della Liga F, La Primèra Divisiòn Femenina de Espana nata nel 2011 e oggi diventata una realtà talmente importante da essere stata inserita dall'UEFA il quarto campionato di calcio femminile in Europa. Così, si è deciso il grande passo, facendo diventare "professionali" anche le multe e le sanzioni economiche a seguito del mancato fair play in campo tra cartellini gialli e rossi. Fino ad oggi, il calcio femminile godeva di un trattamento di favore rispetto a quello maschile, ma anche questa ultima "discriminante" è stata cancellata.

La RFEF ha ratificato anche per la Liga F ciò che da sempre si applica tra gli uomini,  l'applicazione dell'articolo 52 del regolamento del Codice Disciplinare, in cui si tratta esplicitamente delle "multe o sanzioni di natura economica. Nelle competizioni professionistiche" si legge nella norma "la sanzione di richiamo [l'ammonizione, ndr] ai dirigenti, calciatori, allenatori e assistenti, comporterà, per il club in questione, una sanzione accessoria di 180 euro nel caso delle squadre di Prima Divisione , e di 90 euro nel caso delle squadre di Seconda Divisione La sanzione sospensiva [l'espulsione, ndr] comporterà la sanzione pecuniaria di 350 euro, quando si tratta di squadre di Prima Divisione, e delle squadre assegnate a la Seconda Divisione, per ogni partita o mese che copre".

Cosa significa? Semplicemente che le blande sanzioni che fino a ieri imperversavano nella Liga F – di 4 euro per i cartellini gialli e di 9 euro per le espulsioni – sono state centuplicate andando a toccare da vicino il portafoglio delle giocatrici che potrebbero arrivare a pagare fino a 600 euro – come è capitato recentemente alla nazionale Diana Gomes, del Siviglia femminile – come sanzione aggiunta che, di solito, viene accollata ai club di appartenenza. Se si considera che da questo inizio di stagione, e siamo solamente alla 2a giornata, sono stati estratti 17 cartellini gialli e un rosso, si comprende anche l'impatto economico che tutto questo avrà sul fronte federale e sul fronte fair play, con una maggior attenzione anche delle stesse protagoniste in campo. Anche questo è il professionismo, bellezza.

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