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Ceferin attacca Juve, Barça e Real: “La Superlega serviva a riempire i conti di alcuni club”

Il presidente della Uefa, Aleksander Čeferin, celebra in un nota la “fine della Superlega” e la definisce la “vittoria più significativa del 2021”. Poi l’ennesimo affondo contro i club che tentarono il colpo di mano.
A cura di Maurizio De Santis
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Il presidente della Uefa, Ceferin, affonda ancora il colpo contro i club della Superlega
Il presidente della Uefa, Ceferin, affonda ancora il colpo contro i club della Superlega

Condanna politica e popolare. Vittoria significativa. Parla di valori e di missione a corredo di un modello sportivo che sarebbe stato minato dalla logica esclusiva della ricchezza che pochi volevano mettere in tasca, del denaro che sarebbe servito a nascondere altre problemi. Il presidente della Uefa, Aleksander Čeferin, affonda il colpo contro i "riottosi" della Superlega con una nota a margine dell'ultima giornata dei campionati. Tornei in pausa, il massimo dirigente della Federazione continentale regala un messaggio di auguri che manifesta un nervo scoperto, uno "sgarro" mai perdonato, un tentativo di colpo di Stato fallito nel giro di 48 ore.

"La fine della Superlega, progetto che ha ricevuto condanna politica e popolare di tutto il continente, è stata la nostra vittoria più significativa e comune del 2021 – si legge in una nota del presidente Uefa -. Il tentativo dello scorso aprile di creare una Superlega chiusa, che si prefiggeva solo di riempire i conti bancari di alcuni club, ha minacciato i valori che stanno al centro del modello sportivo europeo e della missione della Uefa".

Juventus, Barcellona e Real Madrid le squadre (con bianconeri e blancos più esposti) rimaste sul fronte opposto della barricata dopo l'esodo di inglesi, delle altre due italiane (Milan e Inter) e della terza società iberica (l'Atletico Madrid) inizialmente coinvolti. Tutte erano stati attirati dall'idea di creare un campionato alternativo alle Coppe e ai campionati del ‘vecchio continente'. Tutte avevano aderito con il miraggio di introiti economici moltiplicati in maniera esponenziale, guadagni importanti per colmare (anche) le lacune provocate dallo scoppio della pandemia e dai riflessi sulle finanze.

Juventus, Barça e Real Madrid le squadre che guidarono il progetto della Superlega e "nemiche" di Ceferin
Juventus, Barça e Real Madrid le squadre che guidarono il progetto della Superlega e "nemiche" di Ceferin

Ed è su questo tasto che Čeferin batte ancora per affondare il colpo. Lo fa tirando in ballo i valori che sono alla base del modello sportivo della Uefa. Valori che – dice – hanno un fine ecumenico e non egoistico a differenza dei propositi che c'erano dietro le (reali) intenzioni dei club della Superlega.

"Ogni quattro anni, il nostro Campionato Europeo permette di investire una grande percentuale delle entrate in progetti di sviluppo di tutto il continente attraverso il programma HatTrick: dalla formazione degli allenatori di calcio maschile e femminile, al sostegno dei club di base, alla formazione di giovani talenti che sognano di partecipare alle future edizioni di Euro".

Non un circuito chiuso e autoreferenziale ma un'apertura alla rappresentanza, la possibilità di allargare la base della competitività offrendo ai club delle differenti nazioni l'opportunità di essere in corsa per un trofeo. Spiega anche così una delle ragioni alla base del nuovo format della Europa Conference League.

"La concorrenza aperta è stato un fattore chiave per la nascita dell’Europa Conference League – ha aggiunto Čeferin -. Ora, a tutte le 55 federazioni nazionali è garantita la rappresentanza in almeno una competizione Uefa a stagione". Nel libro dei sogni per il futuro c'è anche questo ma all'orizzonte si stagliano i nuvoloni della Fifa e l'idea di giocare i Mondiali con cadenza biennale.

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