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Calciomercato Brescia, Cellino: “Balotelli può andar via gratis a gennaio”

Intervistato da ‘Le Iene’, il presidente del Brescia ha parlato del futuro di Balotelli: “In questo momento deve scegliere la strada in salita o quella in discesa, ma è lui che deve convincersi. Io non voglio che vada via: se parte abbiamo perso la scommessa in due. Speravo riuscisse a farmi sognare, ma non è ancora finita”.
A cura di Alberto Pucci
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Non è un momento certamente felice quello del Brescia. La pesante sconfitta nel derby con l'Atalanta, ha infatti  inchiodato il club lombardo all'ultimo posto in campionato, messo in discussione il lavoro di Fabio Grosso, riportato alla luce il nome di Corini e alimentato nuove indiscrezioni relative al futuro di Mario Balotelli. Dopo gli episodi di razzismo di Verona e dopo il diverbio con l'attuale allenatore, che ha generato l'uscita infelice di Massimo Cellino, l'attaccante potrebbe dunque finire sul mercato.

Ad alimentare nuovamente le voci è stato lo stesso presidente, che ai microfoni de ‘Le Iene' ha addirittura ventilato l'ipotesi di un trasferimento a gennaio: "Mario è triste perché non riesce a esprimere il suo calcio – ha spiegato Cellino – Giocare in Serie A per salvarsi è di grosso sacrificio, magari pensava che fosse più semplice: a gennaio è libero di andare via gratuitamente. In questo momento deve scegliere la strada in salita o quella in discesa, ma è lui che deve convincersi. Io non voglio che vada via: se parte abbiamo perso la scommessa in due".

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L'invito di Cellino

Il futuro di uno dei giocatori più chiacchierati degli ultimi anni è ancora un grande punto interrogativo. Rientrato in Italia dopo le stagioni in Francia e dopo un lungo corteggiamento estivo del Flamengo, Mario Balotelli potrebbe quindi nuovamente traslocare e cercar fortuna lontano dal suo paese. "Galatasaray o Cina? Non so nulla di nessuno, spero che non vada via – ha aggiunto Cellino – Deve convincersi. Speravo riuscisse a farmi sognare, ma non è ancora finita. Gi dico: ‘Rimani a Brescia, dimostra che sei venuto qui per farci vincere'".

Nel corso dell'intervista concessa al fortunato programma televisivo di Italia Uno, il patron del Brescia ha parlato anche di razzismo: "I tifosi non sono razzisti, sono dei c***ni che vanno allo stadio per offendere. Sono convinti che sia un guerriero, forse Mario dovrebbe fargli capire che soffre, vedi un omone così alto e forte ma ha bisogno di molto più affetto di quanto sembri. La mia frase? Sono cattolico, non posso essere razzista. Scuse? Non l'ho offeso, parlo con lui ogni giorno. La mia frase è stata strumentalizzata. Ho detto una ca***ata".

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