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Byron Moreno fa la moviola di Italia-Corea 20 anni dopo: “Col VAR sarebbe stato diverso”

Byron Moreno, contestatissimo arbitro di Corea del Sud-Italia dei Mondiali 2002, è tornato a parlare delle sue decisioni arbitrali. Nella sua moviola a Fanpage.it c’è il rimpianto legato all’assenza del Var.
A cura di Marco Beltrami
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Il nome di Byron Moreno non evoca dolci ricordi negli appassionati di calcio italiani. Come dimenticare l'ex arbitro ecuadoriano, che diresse la sfida tra la Nazionale all'epoca allenata da Giovanni Trapattoni e la Corea del Sud, valida per gli ottavi di finale del Mondiale 2002? Le sue scelte controverse e in certi casi quasi cervellotiche, indignarono la Penisola, con gli azzurri che si sentirono defraudati. Una serie di episodi molto discutibili, su cui indagò anche la FIFA che non trovò niente che rimandasse ad un possibile illecito sportivo. Fatto sta che da quel pomeriggio di Daejeon di esattamente 20 anni fa, Moreno ha conquistato una grande popolarità alimentata anche da brutte storie extra-calcio, con l'arresto per droga, e l'indagine per evasione fiscale.

Un personaggio molto particolare dunque che ha ammesso di avere commesso molti errori nella sua vita, ma non in campo e soprattutto in quella indimenticabile Corea del Sud-Italia. Eppure la sua carriera finì poco dopo quella gara, con Moreno che però si è sempre difeso dicendo di aver scelto di dedicarsi ad altro nella vita con buona pace delle voci su una sua radiazione. Quando si parla di lui però è impossibile non tornare su quel match iridato, passato alla storia come uno dei più ricchi di episodi arbitrali assai dubbi. Una gestione del match molto particolare, con i calciatori azzurri infuriati e indispettiti anche per l'atteggiamento in campo di Moreno assai "ostile".

Subito il fischietto ecuadoriano, si dimostrò molto duro con i nostri, con il giallo eccessivo a Coco per un intervento su Park. Poco dopo ecco il calcio di rigore per la Corea, per una trattenuta di Panucci, fortunatamente vanificato dalla parata di Buffon. Moreno si "dimenticò" poi di estrarre il secondo giallo a Kim Tae Young dopo un colpo rifilato a Del Piero. A proposito di mancato rosso, ce ne fu un altro che passò in sordina, ovvero quello a Sun-hon Hwang che con una brutta entrata, mise ko Zambrotta. Questa l'unico errore ammesso a distanza di anni da Moreno, che poi dichiarò che se fosse tornato indietro avrebbe estratto il rosso per il coreano.

Il cartellino rosso sventolato a Totti per simulazione
Il cartellino rosso sventolato a Totti per simulazione

Queste appena citate però non sono state le situazioni più controverse della partita, quelle che spinsero la delegazione italiana ad alzare la voce con la FIFA. Altri gli episodi più gravi, su cui Moreno è tornato in una lunga intervista a Fanpage.it. L'ex arbitro infatti ha ancora una volta sottolineato la bontà delle sue scelte sul gol di Vieri e su quello del pareggio di Ahn. Nessun dubbio anche sul golden gol dell'ex calciatore del Perugia che uccise i sogni di gloria dell'Italia: "Siamo onesti, non è corretto dire che in Corea-Italia l'influenza dell'arbitro sia stata decisiva. Sul gol dell'Italia Vieri era stato trattenuto, e se non avesse segnato avrei fischiato il rigore. Sul pareggio della Corea Panucci tocca con la mano, faccio correre e la Corea segna. E il golden gol di Ahn fu su un'azione pulita. Non credo che le mie decisioni abbiano influito sull'andamento della partita".

E l'espulsione di Totti? Se già il primo giallo sembrò molto generoso, come giustificare il secondo per una simulazione? In realtà l'ex giallorosso finì a terra per le conseguenze di un contatto con un avversario in area. Troppo poco per assegnare un rigore, ma troppo anche per fischiare una simulazione. Moreno non ha nessun dubbio su quel caso da moviola: "Totti era stato già ammonito, quindi correva pericolo di espulsione. Prima dell'episodio nell'area di rigore coreana  era stato protagonista di un'altra situazione ambigua, alzando il gomito su un avversario e colpendolo in modo imprudente, ma non lo espulsi. Poi, quando cadde in area, applicai il regolamento, che diceva di punire duramente i tentativi di simulazione. È vero che lui venne toccato dal difensore, ma quest'ultimo aveva prima preso la palla e Totti si lasciò andare troppo facilmente, cercando il rigore. Appena cadde i coreani mi gridarono ‘Yellow card', quindi controllai il mio taccuino, vidi che era ammonito e tirai fuori il rosso".

L'incredulità di Totti per l'espulsione decisa da Byron Moreno
L'incredulità di Totti per l'espulsione decisa da Byron Moreno

L'episodio però che avrebbe potuto cambiare il corso degli eventi, avvenne poco prima del gol decisivo di Ahn. Damiano Tommasi infatti segnò il golden gol che avrebbe regalato la qualificazione all'Italia, ma tutto fu vanificato dal guardalinee che segnalò una posizione irregolare dell'allora centrocampista della Roma. I replay però diedero torto al collaboratore dell'arbitro, che a distanza di anni sembra scaricare ogni responsabilità. Con il VAR a suo dire le cose sarebbero state molto diverse: "In quel caso mi appello al regolamento, che diceva chiaramente che colui che si trovava più vicino all'azione aveva potestà di convalidare o meno la stessa. L'assistente, più vicino di me, alzò la bandierina, e io fischiai fuorigioco. Oggi con il VAR sarebbe stato diverso, è chiaro. Sarei andato a rivedere l'azione e avrei cambiato l'esito della chiamata". D'altronde su questo, siamo tutti d'accordo.

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