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Brozovic rischia di non giocare Italia-Croazia, è impresentabile: gli effetti dell’Arabia Saudita

L’ex centrocampista dell’Inter nel mirino della critica: può essere il calciatore da sacrificare per disegnare diversamente la Croazia che affronterà l’Italia nell’ultima gara del girone degli Europei.
A cura di Maurizio De Santis
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Marcelo Brozovic (a sinistra) sacrificato dal ct, Dalic, contro l'Italia.
Marcelo Brozovic (a sinistra) sacrificato dal ct, Dalic, contro l'Italia.

Zlatko Dalić è a un bivio, deve trovare una soluzione immediata affinché lunedì 24 giugno la Croazia batta l'Italia per non restare fuori degli Europei. Può permettersi di ragionare senza fare troppi calcoli né temere ‘biscotti' (spauracchio che aleggia spesso sugli Azzurri) ma sa che non ha più tempo per lasciarsi prendere dalla riconoscenza. La terza partita del Girone B è da dentro o fuori.

Non può fare rivoluzioni nonostante le ultime uscite (sconfitta con la Spagna e pari sofferto con l'Albania) lo suggeriscano però è altrettanto consapevole che ogni cambiamento radicale può essere solo rimandato a dopo il trofeo in Germania. Adesso serve andare avanti, in un modo o nell'altro, anche a costo di un sacrificio illustre.

Chi? Non Modric, intorno al quale è stata costruita la nazionale e adesso va messi nelle migliori condizioni per essere ancora efficace, né Kovacic, che dovrebbe rappresentare una colonna del futuro che s'intravede all'orizzonte. È l'ex interista Brozovic il candidato al ‘taglio' per ragion di Stato: il classico ‘aggiustamento' in extremis per trovare la quadra nella consapevolezza che la strada da seguire è un'altra.

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Il declino di quest'ultimo era già visibile nelle ultime due stagioni all'Inter ed è diventato tanto più evidente dopo il trasferimento in Arabia Saudita. ‘Brozo' non gira né corre più né ripulisce il gioco come una volta, è la questione più volte sottolineata dai media croati. La sua disciplina tattica e la capacità di essere un ingranaggio chiave del centrocampo sono sfumati assieme alla condizione fisica. Non può più consentire a Modric di dare il massimo, soprattutto quando ha di fronte avversari più tonici e giovani.

Lo stesso Modric, nei giorni scorsi infastidito dalle domande sulla sua età e sull'opportunità di avere in mediana alternative che assicurino un cambio di passo, è in una fase calante. Le sue mosse nel neutralizzare il pressing e nel ribaltare completamente il ritmo dell'incontro erano peculiari ma senza il supporto di uno dei suoi “luogotenenti” non è più in grado di farlo.

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Chi prenderà il posto di Brozovic? Con ogni probabilità il ct schiererà la nazionale con il 4-2-3-1, lasciando Kovacic accanto a Modric e modificando qualcosa in difesa lasciando in panchina Pongracic a beneficio di una linea imperniata su Šutalo, Gvardiol centrali, Stanisic e Sosa esterni. Mentre Majer, Mario Pašalić, Kramarić agiranno alle spalle di Budimir.

Un'alternativa è sostituire l'ex interista con Luka Sučić, un giocatore che sta costruendo la sua carriera un approccio più diretto, del tutto diverso a quello avuto finora dalla Croazia. Se finora ha costruito i suoi risultati giocando su ritmi più ragionati e puntando sul ribaltamento improvviso ora non ci sono giocatori né ragioni per farlo. È tempo di cambiare, qualcosa accadrà con l'Italia ma per adesso a pagare sarà Brozovic. Né si vedrà da subito Perisic, che non sembra avere condizione a sufficienza per stare tra i titolari.

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