295 CONDIVISIONI

Brambati ricorda l’effetto delle sostanze date ai calciatori: “Battiti accelerati e niente fatica”

Dopo le parole di Dino Baggio sul doping e sull’uso di altre sostanze nel calcio italiano degli anni ’90, anche altri calciatori stanno manifestando le loro paure. L’ultimo è Massimo Brambati, ex calciatore e attuale opinionista televisivo.
A cura di Vito Lamorte
295 CONDIVISIONI
Massimo Brambati, il calciatore al centro, ai tempi del Torino.
Massimo Brambati, il calciatore al centro, ai tempi del Torino.

Negli anni '90 in Italia c'è stato un grande dibattito sull'utilizzo di sostanze dopanti nel mondo del calcio. Questa discussione si è riaperta in maniera importante dopo le parole di Dino Baggio, poi in parte rettificate, sul doping nel corso dell'ultimo decennio del millennio scorso. L'ex centrocampista della Nazionale Italiana ai microfoni di TV7 si è espresso con frasi a dir poco spiazzanti mentre commentava la prematura scomparsa di Gianluca Vialli, morto a 58 anni da un tumore al pancreas. L'ex calciatore ha espresso tutti i suoi dubbi e i suoi timori per quanto veniva somministrato a chi praticava calcio a livelli professionistici nella sua epoca: "Il doping c’è sempre stato. Bisogna capire se certi integratori col tempo hanno fatto male. Ho paura anch’io, sta succedendo a troppi calciatori".

Nonostante, almeno per ora, non sia stata provata nessun tipo di correlazione scientifica tra le sostanze assunte in passato dai calciatori e possibili ripercussioni future, nelle ore successive anche altri calciatori hanno manifestato le loro paure.

Oltre a Florin Raducioiu, si è espresso su questo tema anche Massimo Brambati. L'ex difensore di Bari e Torino, attuale opinionista tv, è intervenuto al Processo 7 Gold usando queste parole: "Ho paura anche io  ma vent’anni fa, quando parlai, mi arrivò una lettera della Figc che mi minacciava. Io, in una società di cui non faccio il nome, prendevo prima della partita il Micoren come fossero caramelle. All’epoca non era proibito, dopo qualche anno è diventato proibitissimo. Prendevo anche l’Anemina, una sostanza non dopante, ma ne avvertivo l’effetto. Non sentivo la fatica, avevo i battiti accelerati e una maggiore prontezza di riflessi".

Immagine

Lo stesso Brambati ha proseguito il suo intervento facendo riferimento alla possibilità di rifiutare le somministrazioni di queste sostanze: "Avevo 20 anni e mi dicevano che facendo una flebo avrei avuto una performance migliore. C’erano allenatori che se non facevi la flebo, si arrabbiavano. Davano sostanze che all’epoca non erano però ritenute doping. Oggi quando sento determinate situazioni che accadono ai calciatori del mio periodo, mi affido a Dio".

Questa vicenda sta creando un grande dibattito dopo le dichiarazioni di alcuni protagonisti di quegli anni e ha riaperto una discussione su un periodo che ha lasciato inevasi sempre tanti interrogativi. Adesso, dopo tanti anni, riemergono domande e anche qualche paura.

295 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views