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Batman fa causa a Taglialatela: “Si è scatenato l’inferno, mi hanno aggredito”

Né il simbolo iconico del pipistrello, né il nome né qualsiasi altro riferimento possono essere associati all’ex portiere del Napoli, Pino Tagliatela, conosciuto con il soprannome di Batman. La DC Comics lo ha diffidato ufficialmente ma l’ex calciatore si difende: “Non abbiamo fatto e non facciamo merchandising. In realtà ero appassionato di Goldrake e quel marchio richiama l’alabarda spaziale”.
A cura di Maurizio De Santis
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Batman. Era (ed è) il nome di battaglia che ha accompagnato l'ex portiere del Napoli, Pino Taglialatela, e con il quale ancora oggi è conosciuto dai tifosi partenopei. Elasticità, acrobazie e prodezze tecniche facevano parte del corredo accessorio dell'estremo difensore che le tenta tutte pur di tenere la porta inviolata. Peccato, però, che quell'alias adottato per scherzo e il simbolo stilizzato apparso sulla divisa dell'ex calciatore siano divenuti col tempo oggetto di una lite giudiziaria. A fargli causa è stato Batman… non il supereroe in persona, dietro il quale si celava il miliardario Bruce Wayne, ma la Casa che detiene i diritti di sfruttamento del marchio del pipistrello.

La DC Comics non ha avuto bisogno di ricorrere a invenzioni hi-tech né a congegni diabolici per materializzarsi al cospetto di Taglialatela e imporgli il divieto di utilizzare qualsiasi riferimento al personaggio. "Inizia tutto nel 1995 – ha ammesso l'ex portiere del Napoli nell'intervista a Radio Marte, durante Si Gonfia la Rete – e dal soprannome di Batman: la DC Comics ci ha aggredito e il vero Batman si è scagliato contro di me. Mi hanno detto di rimuovere il marchio, che non è quello di Batman ma Pino Bat". 

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Via tutto. Né il simbolo iconico del pipistrello – lo stesso che il commissario Gordon proiettava nel cielo quando Gotham Cioty aveva bisogno del suo idolo – né il nome né qualsiasi altro riferimento possono essere associati alla figura dell'ex azzurro. La DC Comics non ammette deroghe né scuse al riguardo. "Non abbiamo fatto e non facciamo merchandising – ha aggiunto Taglialatela – anche perché quella maglia fu unica".

Unica anche per un'altra ragione. Lo spiega lo stesso ‘Pino Bat', chiarendo che quello stemma fa riferimento a un altro personaggio dei fumetti e della tv. "Volevo registrare il marchio con l'agenzia che mi segue ma perché l'ho creato io e non è proprio un pipistrello. In realtà ero appassionato di Goldrake e quel marchio richiama l'alabarda spaziale. Il Pino Bat lo rimuoveremo ma per una questione affettiva non voglio perdere il marchio, fa parte della mia carriera". 

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