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“Basta morti in mare”: multe e squalifiche alla squadra per lo striscione sul naufragio di Cutro

I giocatori dell’Athletic Brighela hanno esposto in campo uno striscione sul naufragio di Cutro e in generale sulle tragedie in mare prima della gara di Terza Categoria contro River Negrone. Multe e squalifiche da parte del Giudice Sportivo dopo il referto dell’arbitro.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Doveva essere una domenica di calcio, sport e soprattutto valori ma quella tra River Negrone e Atlethic Brighela – partita valida per il campionato di Terza Categoria – sarà ricordata per ben altre cose. Il risultato finale di 5-1 in favore dei padroni di casa è passato in secondo piano dopo quanto accaduto a inizio partita. I giocatori del Brighela – una società bergamasca molto attiva anche nel sociale – secondo quando emerge dal comunicato del Giudice Sportivo e dalla ricostruzione dei fatti fornita da L'Eco di Bergamo, prima della partita avevano chiesto all'arbitro di esporre uno striscione su cui c'era scritto: “Cimitero Mediterraneo, basta morti in mare”, facendo riferimento anche al recente naufragio di Cutro che ha provocato la morte di 72 persone, tra cui 18 minori.

Una tragedia che ha scosso l'intero Paese e che non può lasciare indifferenti. Nello specifico il gesto dell'Atlethic Brighela si è dovuto scontrare con le stringenti regole che il direttore di gara ha dovuto far rispettare. Quest'ultimo infatti non aveva autorizzato l’introduzione e l’esposizione dello stesso. Nonostante questo però, il capitano della squadra ospite ha deciso comunque di portarlo in campo facendolo esporre per una ventina di secondi soltanto ai suoi compagni. Come si evince dalla foto pubblicata nel post dell'Athletic Brighela sui suoi canali social, gli avversari della River Negrone hanno di fatto rispettato la direttiva dell'arbitro. Ecco perché, a seguito del comunicato, sono scattate multe e squalifiche per giocatori e club del Brighela.

"Prima dell’incontro, il capitano della società A.S.D. Athletic Brighela, sig. Pietro Rota, chiedeva al direttore di gara di essere autorizzato a introdurre ed esporre sul terreno di gioco uno striscione, a detta dello stesso non a contenuto politico – si legge nel comunicato – Di contro, l’Ufficiale di gara, non autorizzava la richiesta. Dopo aver regolarmente fatto ingresso sul terreno di gioco, al capitano dell’A.S.D. Athletic Brighela veniva consegnato il predetto striscione dai tesserati posizionatisi sulla propria panchina, non individuati a referto dall’arbitro. Lo striscione, a quel punto, veniva esposto al pubblico per una ventina di secondi da tutti i calciatori della citata società, ma non da quelli del’A.S.D. River Negrone, disattendendo così le indicazioni dell’Ufficiale di gara". L'Athletic Brighela ha ricevuto una multa di 550 euro per responsabilità oggettiva. Ma non è tutto.

Squalifiche per circa un mese anche per il dirigente accompagnatore della squadra e per lo stesso capitano del Brighela. Il club dal canto suo, attraverso lo stesso post pubblicato sui propri canali social, ha fatto sapere pubblicamente il proprio intento: "Il pomeriggio è cominciato rimarcando la posizione dell'Athletic Brighéla e della squadra River Negrone sulle questioni umane che da troppo stanno caratterizzando il nostro paese in modo negativo – si legge – Dopo quella che i nostri politici seguitano a chiamare "tragedia" ed è invece risultato di scelte ben precise, ribadiamo che noi non ci stiamo. BASTA MORTI IN MARE! BASTA INDIFFERENZA!". Un messaggio forte e chiaro che anche il mondo dello sport e nello specifico i ragazzi dell'Athletic Brighela hanno voluto inviare all'Italia e a chi dovrebbe avere la giusta attenzione su tutto questo…

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