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Atalanta regina dello scouting e delle plusvalenze: 212 milioni con 9 cessioni in 5 anni

Dalle cessioni in queste ultime stagioni l’Atalanta ha portato a casa 212 milioni di euro con nove cessioni in cinque anni: da Grassi a Kessié e Gagliardini, queste sono solo alcune delle operazioni principali delle ultime stagioni. Con il trasferimento alla Juventus di Dejan Kulusevski la società di Bergamo ha messo a segno un altro enorme plusvalenza, una delle più grandi della sua storia.
A cura di Vito Lamorte
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Dejan Kulusevski è uno nuovo calciatore della Juventus. Il giovane calciatore dell'Atalanta, che è e rimarrà in prestito al Parma fino a fine stagione, è stato venduto alla Vecchia Signora per un cifra che si aggira intorno ai 35 milioni di euro. Ieri il calciatore svedese ha firmato un contratto fino al 2024 ma, come già anticipato, rimarrà in maglia ducale fino a fine anno prima di aggregarsi al gruppo di Maurizio Sarri. Con questa operazione la società di Bergamo ha messo a segno un altro enorme plusvalenza, una delle più grandi della sua storia.

Da Grassi a Kulusevski: 212 milioni in cinque anni

Dalle cessioni in queste ultime stagioni la Dea ha portato a casa 212 milioni di euro con nove cessioni in cinque anni: partendo dal 2016, quando venne venduto Alberto Grassi al Napoli per 8 milioni; passando per le cessioni di Roberto Gagliardini (22) e Alessandro Bastoni (31) all’Inter, Franck Kessié (32)Andrea Conti (24) al Milan e Mattia Caldara alla Juventus per 19 nel 2017 fino a quelle di Bryan Cristante alla Roma per 26 milioni e di Andrea Petagna alla SPAL 15 nel 2018. L'ultima è quella di Dejan Kulusevski, ufficializzata ieri, sempre alla Juventus.

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Sartori: Hateboer e de Roon? In Olanda mi dicevano: ma chi avete preso?

In un'intervista al Corriere dello Sport di Giovanni Sartori, responsabile dell'area tecnica dell'Atalanta, ha parlato di come spesso era stato giudicato male lo scouting della Dea e delle scelte fatte negli anni scorsi che dopo si sono rivelate molto redditizie:

Quando sono arrivati non se li filava nessuno? Hateboer l'abbiamo preso dal Groningen, Gosens giocava nell'Heracles Almelo, De Roon stava all'Heerenven. In Olanda mi fermavano e mi dicevano: ma chi avete preso? Ma lo stesso vale per Djimsiti: in Svizzera non lo voleva nessuno. E prima ancora Kessie. Me lo ricordo qui a gennaio, con un freddo cane, aveva le infradito, sembrava uno capitato qui per caso. Lo tenemmo in prova dieci giorni, capimmo che era un gran calciatore.

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