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Atalanta, finale infuocato con la Lazio: tra Gollini e Immobile si è sfiorata la rissa

Al termine della partita vinta dai nerazzurri, il portiere di Gasperini avrebbe rivolto pesanti offese all’attaccante biancoceleste e alla panchina laziale. Tra i motivi di tale nervosismo dei giocatori orobici, anche le precedenti frizioni dopo la finale di Coppa Italia del 2019 e dopo il 3-3 di Bergamo e i due rigori allora concessi a Ciro Immobile.
A cura di Alberto Pucci
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Perdere non fa mai piacere a nessuno, specialmente quando sei convinto di avere la partita in tasca, e brucianti e inaspettate sconfitte a volte generano anche tensioni incontrollabili. È quello che è successo al ‘Gewiss Stadium' subito dopo il triplice fischio finale di Atalanta-Lazio. Protagonisti di un epilogo da censura, secondo il quotidiano romano ‘Il Messaggero', sarebbero stati Ciro Immobile e soprattutto Pierluigi Gollini.

Il portiere dell'Atalanta avrebbe infatti festeggiato in maniera esagerata, insieme ai compagni e davanti alla panchina della Lazio, rivolgendo anche qualche parola di troppo all'attaccante biancoceleste. Un comportamento poco sportivo, di fronte al quale Immobile è riuscito a non rispondere e reagire, mentre una parte dei suoi compagni, visibilmente contrariati dal mancato ‘fair play' dell'avversario, è stata invece bloccata grazie all’intervento dello staff tecnico.

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I precedenti ‘pericolosi' e gli attacchi di Gasperini

I motivi dell'incendio scoppiato a fine partita, e alimentato dalle parole e dal comportamento del portiere nerazzurro, sono ancora tutti da chiarire. Tra le ipotesi circolate in rete, è comparsa anche quella delle ruggini nate tra le due squadre dopo la finale di Coppa Italia del maggio 2019: partita condizionata anche dal tocco di mano di Bastos in area non sanzionato da Banti. Un episodio che Giampiero Gasperini giudicò: "Un errore gravissimo".

Il poco feeling tra Atalanta e Lazio, e soprattutto tra Gasperini e alcuni componenti della rosa biancoceleste, è poi deflagrato nell'ottobre 2019 quando a Bergamo finì 3-3, dopo i due rigori concessi a Ciro Immobile che permisero alla Lazio di ribaltare il 3-0 bergamasco del primo tempo. Nel post gara il tecnico della Dea ci andò giù pesante e accusò apertamente l'attaccante commentando il secondo penalty con una frase sibillina: "Quello non è un fallo, ma una furbata. E non è bello vedere queste cose".

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