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Antonio Conte e gli atteggiamenti contraddittori in diretta TV: “Il motivo è chiaro”

Accusato dalla stampa inglese di dichiarazioni al limite della schizofrenia ogni volta che gioca il Tottenham, in base ai risultati raggiunti: “Ve lo spiego in questo modo”
A cura di Alessio Pediglieri
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"Non posso andare avanti, non sono abituato a perdere". "Ho visto ottime reazioni da parte della squadra, bene così". E poi, ancora: "Devo confrontarmi con il club, evidentemente non basto". Sono solamente alcune delle ultime esternazioni post gara fatte da Antonio Conte che è finito al centro della discussione del motivo per cui, in base al risultato della gara appena conclusa, cambi atteggiamento davanti ai microfoni dei giornalisti. Se il Tottenham perde, il ‘pianto' è garantito da dichiarazioni atte a rimettersi in discussione, a paventare eventuali dimissioni. In caso di vittoria, sono solo sorrisi, abbracci e battute verso la sala stampa. È accaduto dopo la sconfitta subita in Carabo Cup contro il Chelsea, nell'immediato post gara vinta sul City a Manchester. E poi, dopo il crollo con il Burnley fino al nuovo successo esterno contro il Leeds.

Ogni volta la stessa storia, con Antonio Conte che cambia atteggiamento mostrandosi davanti ai microfoni in preda all'emotività del momento, in base al risultato ottenuto in campo. Un ‘copione' che sta frastornando i media inglesi che si ritrovano a dover raccontare tutto e il suo contrario, in una serie quasi schizofrenica di controsensi: passando dalle dimissioni e dalla rescissione col club, a frasi d'elogio sulla crescita e sulla mentalità raggiunta. Nell'arco di 24 ore o ancor meno. Ma a mettere un punto esclamativo su ciò che sta accadendo è stato lo stesso Conte.

Il tecnico pugliese, alla vigilia del prossimo match in programma che vedrà il Tottenham impegnato negli ottavi di finale di FA Cup contro il Middlesborugh, ha svelato il ‘copione' al quale si sta attenendo: "Non è solo un momento emotivo, dovete comprendere quando c'è una strategia o meno dietro ad atteggiamenti e parole" ha sottolineato in conferenza stampa. Quindi, tutto orchestrato? "Non è giusto che vi debba rendere conto se parlo in un modo e dopo tre giorni parlo in un altro modo Ma forse posso spiegarvelo in questo modo: ogni volta che facciamo una conferenza, c'è una strategia dietro ben precisa".

Conte, ammette che quanto va in scena davanti ai microfoni fa parte del suo ruolo nel Tottenham dove ha compreso che serve anche questo per dare continue scosse ad un ambiente che fatica a trovare equilibri: "Non è possibile perdere quattro gare su cinque e ho capito che dovevo trovare una chiave di lettura per mandare un messaggio giusto, chiaro e forte sia a me stesso, sia ai giocatori e all'ambiente. Il motivo è chiaro, raggiungere  l'obiettivo: chiedere a noi stessi sempre il cento per cento e cercare di migliorarci".

Non una novità per chi conosce da tempo Antonio Conte. Fumantino a bordo campo, estremamente empatico con i tifosi sulle tribune, emotivamente coinvolto con i suoi giocatori prima, durante e dopo le gare. Da sempre, quando e ovunque sieda in panchina, ci ha abituati a dare un occhio al campo e un occhio a lui, sia nel bene sia nel male. "L'ho fatto già in passato" ha infatti sottolineato ancora Conte: "Quando voglio spingere la situazione e l'ambiente nella stessa direzione, utilizzo questo modo di pormi perché vedo che possiamo fare di meglio. E chi pensa che sia in preda ad una attacco emotivo, sbaglia". Fino alla prossima esternazione.

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