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Allegri a muso duro: “Szczesny non conosce bene l’italiano, meglio tacere dopo una partita”

Nuova penalizzazione, le parole del portiere e il futuro in panchina. Allegri ha una risposta per tutti gli argomenti caldi di queste ore, a cominciare da cosa accadrà in bianconero. “Ho un contratto di due anni e rimango al 100% per quanto riguarda la mia scelta. Ma io non decido anche per gli altri”.
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A cura di Maurizio De Santis
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Massimiliano Allegri e il portiere, Szczesny, che dopo Siviglia aveva espresso parole critiche sull'atteggiamento della Juve.
Massimiliano Allegri e il portiere, Szczesny, che dopo Siviglia aveva espresso parole critiche sull'atteggiamento della Juve.

La nuova sentenza sulla penalizzazione in classifica. La sua permanenza o meno alla Juventus. Le parole ‘stonate' di Szczesny al termine della sconfitta (ed eliminazione) a Siviglia. Massimiliano Allegri ha una risposta per tutti gli argomenti più scottanti che riguardano in questo momento il mondo Juve.

Alla vigilia della sfida di campionato con l'Empoli (lunedì sera, dopo aver conosciuto il verdetto della Corte d'Appello Federale) il tecnico non arretra di un millimetro rispetto alla posizione assunta finora. In mezzo alla bufera che ha travolto la società, ha tenuto il timone ben saldo per evitare di fare naufragio a livello sportivo. S'è spinto fin dove ha potuto in Europa, in Serie A conta sulla carta ancora 3 appuntamenti per compiere la missione: ottenere il massimo sul campo, per tutto il resto può farci nulla.

A 24 ore di distanza dalla decisione sulla sanzione afflittiva che colpirà i bianconeri, Allegri spazza via l'area di rigore con il pragmatismo che lo ha sempre contraddistinto. Senza giri di parole né troppi fronzoli ammette: "L’unica cosa a cui ho pensato è che domani dobbiamo andare ad Empoli per tornare alla vittoria e togliere le scorie della partita di giovedì col Siviglia. Poi vedremo".

La bufera ha investito la Juventus dopo i riscontri dell'Inchiesta Prisma nell'indagine condotta dalla Procura di Torino.
La bufera ha investito la Juventus dopo i riscontri dell'Inchiesta Prisma nell'indagine condotta dalla Procura di Torino.

E continua a fare i conti come sempre, anche al netto della prima penalità che con quel -15 (poi sospeso dalla Collegio di Garanzia del Coni) aveva piazzato sulle spalle della squadra un pesante fardello. Il prossimo non sarà certo meno oneroso. "Matematicamente ci servono 3 punti per essere dentro le prime 4, al netto di quello che succede fuori. Ormai siamo abituati a tutti, l’importante è concentrarsi e lottare per il secondo posto. Poi punti non punti, non cambia niente". 

Altro nodo da sciogliere: ci sarà ancora Allegri alla guida della Juve nella prossima stagione? Non ci sono certezze, il tecnico resta saldo sulle proprie convinzioni anche sotto questo aspetto. "Ho parlato con la società e ho espresso i miei pensieri come faccio sempre. Parlare del futuro in questo momento non ha senso, abbiamo tre partite importanti. Sul campo dobbiamo lasciare la Juventus tra le prime quattro. Ho un contratto di due anni e rimango al 100% per quanto riguarda la mia scelta. Ma io non decido anche per gli altri".

Il gol di Vlahovic non è bastato ai bianconeri per strappare la qualificazione al Siviglia.
Il gol di Vlahovic non è bastato ai bianconeri per strappare la qualificazione al Siviglia.

Chiaro, chiarissimo. Allegri lo è anche quando mette la sordina (anche) alle parole del portiere polacco che dopo il ko di Siviglia aveva espresso perplessità sulla prestazione in generale della squadra e sull'interpretazione del match e sull'atteggiamento remissivo avuto in campo. "Quando si gioca – ha aggiunto il tecnico – dopo la partita bisognerebbe stare zitti. A caldo si possono dire tante cose… anche sbagliate perché c'è una componente emotiva molto forte. A volte faccio fatica anche io… Non so cos’ha detto Szczesny di preciso, magari non conoscendo bene l’italiano ha usato termini non corretti. A Siviglia abbiamo fatto tutto nel migliore dei modi, siamo stati forse un po' imprecisi".

Cosa aveva detto l'estremo difensore? "Se io faccio tante parate non è un buona segnale per la prestazione. Sono inutili. Avrei preferito una partita senza voto in pagella e passare il turno. Rimane una stagione senza trofei. Alla Juve si compete per vincerli, non per partecipare". E ancora: "Siamo secondi in classifica, però non so se lunedì ci sarà la nuova penalizzazione. C’è confusione. Quest’anno è stato molto strano e particolare”.

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