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Paolo Banchero inarrestabile: show da 28 punti e massimo in carriera con Duke

Continua la prepotente ascesa dell’Azzurro, che aggiorna il suo career high con i Blue Devils e mostra interessanti evoluzioni nel suo gioco. Aspettando la NBA.
A cura di Luca Mazzella
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La cavalcata di Paolo Banchero, nativo di Seattle ma con chiare origini tricolori, passaporto italiano e si spera quanto prima perno dell'Italbasket, continua senza freni. L'ala del 2002 ha infatti giocato la miglior partita finora con la maglia di Duke, dominando in lungo e in largo contro The Citadel nella sfida vinta da Duke per 107-81. Per Paolo, ben 28 punti messi a referto con 8 rimbalzi, ma l'aspetto che più intriga della sua evoluzione cestistica affidata alla sapiente regia della leggenda coach Mike Krzyzewski sono i 6 assist, le 2 triple a segno (su 5 tentativi) e un gioco perimetrale che vede Banchero sempre più a suo agio anche palla in mano. 

Un enigma irrisolvibile per le difese avversarie e nello specifico per quella di The Citadel, che contro l'ala grande non ha trovato adeguati rimedi e sul perimetro, dove i pari ruolo pagavano in termini di rapidità di piedi, e nel pitturato, dove la potenza sprigionata da Paolo continua a non trovare risposte fisiche all'altezza.

A fine gara, in totale, per lui 28 punti, 8 rimbalzi e 6 assist come detto, ma anche 2 palle recuperate e 1 stoppata. Il tutto senza palle perse, a testimonianza anche di un controllo oculato del ritmo di gioco e dell'assenza di "rischi" in fase di costruzione, dove Paolo sa di dover ulteriormente migliorare per diventa quell'all-around player che tutti considerano già oggi uno dei favoriti alla prima chiamata del draft 2022. Anche perchè a duellare con lui in una sfida a distanza che già entusiasma è Chet Holmgren, ala di Gonzaga, fisico longilineo ma impressionante rapidità di piedi e di mani. Un duello tra giocatori molto diversi per fisicità e abilità tecniche, ma destinate a completare i rispettivi giochi dotandosi di quella versatilità ormai essenziale nel basket odierno.

"È la gara della ripartenza"

Banchero, praticamente 10 giorni fa, era stato fermato dalla polizia con Michael Savarino, il nipote di coach K, con quest'ultimo arrestato in stato di ebbrezza e l'azzurro accusato di favoreggiamento per poi essere rilasciato. Proprio su quanto avvenuto, il classe 2002 interpellato dai giornalisti si è limitato a dichiararsi sollevato anche grazie al supporto degli altri Blue Devils: "Non è stato difficile, devo dire grazie ai miei compagni che mi hanno sostenuto. Non posso dire che nelle ultime due partite non sia stato condizionato da quanto accaduto, ma già oggi mi sono sentito decisamente meglio. Tutti abbiamo imparato qualcosa  e guardiamo avanti".

Dopo quelli che sono stati certamente giorni complessi, con le prestazioni da 10 e 11 punti (e 4/12 al tiro) contro Gardner-Webb e Lafayette a riprova dello stress subito per il polverone sollevato, Paolo ha parlato di "partita di ripartenza" ("bounce-back game") per lasciarsi definitivamente tutto alle spalle. A suon di canestri e schiacciate e forte del supporto di compagni come Wendell Moore Jr, che coi suoi 22 punti ha contribuito alla sesta vittoria su sei di Duke.

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