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Zanardi punta Tokyo 2020 nel 2021: “Ho già i tempi per partecipare ma le incognite ci sono”

Il campione paralimpico di ciclismo ha subito accettato la sfida di farsi trovare pronto anche fra 16 mesi, malgrado le 53 primavere sulle spalle: “Se spunta un ragazzino, il tecnico può decidere di portare lui invece di me. Ma non vedo atleti capaci di mettermi il sale sulla coda”. Zanardi ha vinto l’oro nel 2012 e nel 2016 ed è stato otto volte campione mondiale su strada.
A cura di Alessio Pediglieri
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Alex Zanardi non ha intenzione di mollare e punta direttamente alle prossime Paralimpiadi di Tokyo rinviate tra 16 mesi. Un'eternità da un punto di vista sportivo, della preparazione e della riprogrammazione delle attività ma pur sempre un obiettivo con cui confrontarsi. Dopotutto, il campione paraciclista italiano, oro olimpico nel 2012 e nel 2016 e otto volte iridato su strada, è abitato da sempre alle sfide impossibili.

Così, in vista di Tokyo 2020 in programma nell'estate 2021, le idee sono molto chiare:  "Mi auguro di partecipare alle prossime Paralimpiadi di Tokyo, dai miei allenamenti recenti sono venuti fuori buoni numeri che non mi aspettavo, proprio per la mia età". Sono 53, le primavere sulle spalle che per l'appuntamento olimpico del 2021 si trasformeranno in 54.

Tutto rimandato alla prossima estate

Alex Zanardi, parlando a "Un giorno da pecora" programma su Radio1 non teme il confronto. Già poco dopo aver saputo dell'ufficialità dello spostamento dei Giochi olimpici del Giappone si era lasciato andare alla sua proverbiale autoironia ("Una notizia che mi taglia le gambe") ma sottolineando come non avrebbe mai mollato l'obiettivo: "Per queste ero già qualificato e sicuro di parteciparvi, un dispiacere, ma si riparte più motivati di prima".

La sfida più difficile: mantenere il livello fino al 2021

Adesso, stanno iniziando i nuovi test atletici, un percorso irto di ostacoli ed incognite in cui riprogrammare tutto, affrontando anche la propria personale corsa contro la carta d'identità: "Ho già il punteggio necessario per partecipare e non me ne preoccupo. Certamente ci possono essere delle incognite: se per caso spunta un ragazzino forte, le scelte possono cambiare e  il tecnico può scegliere di mandare lui. Ma per il momento all'orizzonte di avversari in grado di mettermi il sale sulla coda non ne vedo ancora".

 

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