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Tutti i modi in cui il mondo ha raccontato Muhammad Alì, “il più grande di tutti”

Dalla trasmissione televisiva per Sky di Federico Buffa, al documentario “I Am Alì”, in cui sentiamo la sua voce in telefonate private con i figli, da “Muhammad Ali. La vita” uscito per 66thand2nd che è l’ultimo grande libro sulla sua carriera a “Il più grande. Storia della mia vita”, scritto da Alì con Richard Durham, sono tante le opere che raccontano e analizzano la storia dello sportivo più grande di tutti.
A cura di Jvan Sica
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Da quella serata (notte inoltrata per gli italiani) splendida e indimenticabile di Atlanta 1996, alla fine della quale l’ultimo tedoforo tremante per la sua malattia ma orgoglioso ed eroico come nessun altro accese il braciere olimpico, Muhammad Alì è stato per fortuna completamente riscoperto e oggi tutti sono convinti che è stato proprio lui “Il più grande” di tutti.
Oggi ricorre il suo compleanno, essendo nato il 17 gennaio 1942, ma più che ripercorrere la sua carriera ormai stampata nella mente di milioni di appassionati e non solo, è bene fare una sorta di resoconto delle produzioni cinematografiche, letterarie ed editoriali in genere che negli ultimi anni hanno analizzato l’immensa figura sportiva, sociale, storica, politica e umana di Muhammad Alì.

Partiamo con le tre puntate che Federico Buffa su Sky ha dedicato al pugile nel 2017. Sono tre puntate stracolme non solo di informazioni spesso anche non conosciute, ma anche di riflessioni sulla condizione umana, sull’essere nel suo tempo di questo straordinario campione. Forse Buffa ai suoi massimi livelli anche per la capacità che ha di trasportarci nel mondo americano come faceva durante le partite di basket di fine anni ’90-inizio 2000. Da quell’esperienza, insieme a Elena Catozzi, è uscito il libro “Muhammad Ali. Un uomo decisivo per uomini decisivi”, che sottolinea soprattutto la legacy più incredibile della storia dello sport perché tiene dentro diritti civili, valori sportivi, importanza di essere una voce e non solo un corpo e tanto altro su cui l’America e gli sportivi americani lavorano e continuano a interrogarsi da decenni.

Sempre su Sky poi è visibile il documentario “I Am Alì” nel quale riusciamo ad ascoltare la voce di Alì il quale registrava le telefonate che faceva soprattutto ai figli perché già conscio che quel materiale sarebbe diventato storia. Grazie alla sua voce percepiamo un uomo diverso da quello sempre sulla copertina. Era un uomo molto ironico e autoironico, che capiva benissimo il peso delle sue responsabilità non solo in ambito sportivo e per questo motivo capiva anche che stava lavorando per i posteri, esaltando una figura già monumentale per le vittorie sportive, ma anche per l’intera società mondiale.

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Al netto dei grandi classici che bisogna recuperare nel caso non li abbiate visti, come “Alì” con protagonista Will Smith, molto più debole però di uno dei documentari sportivi più belli di sempre “Quando eravamo re”, incentrato sulla sfida in Zaire contro Foreman, proseguendo poi con “What’s my name”, e “The trials of Muhammad Ali”, da segnalare è soprattutto “Muhammad Ali’s Greatest fight”, uscito nel 2013 nel quale viene raccontato il celeberrimo scontro fra Alì e il Governo degli Stati Uniti dopo che il pugile rifiutò di andare a combattere la guerra del Vietnam.

Se passiamo ai libri, anche in questo caso negli ultimi anni sono usciti tanti libri molto belli sulla figura del pugile più importante di sempre. Uno dei primi in ordine cronologico a esplorare soprattutto la sua figura sportiva è stato quello di Andrea Bacci, “Muhammad Ali. Storia di una rivoluzione”, edito da Ultra Sport nel 2013. Da lì tanti libri che ne tratteggiano la figura composita, come “Il più grande. Storia della mia vita”, scritto dal pugile insieme a Richard Durham e pubblicato in Italia da Mondadori, “Muhammad Ali. La vita”, forse in questo momento il libro più completo, edito da 66thand2nd nel 2019 capace di scovare fonti diversissime e nuove che ne mettono in luce anche aspetti meno conosciuti, continuando con “Ali. Il pugno d’oro” di Paolo Marcacci che guarda alla sua figura anche per le rifrazioni che ha avuto in ambito religioso e “Rumble in the Jungle” di Luigi Guelpa sulla sfida di Kinshasa del 1974. Infine il libro, uscito in Italia grazie a Feltrinelli nel 2014, che per tanti è il libro summa sulla figura di Alì, “Il re del mondo. La vera storia di Cassius Clay, alias Muhammad Ali” di David Remnick. Ci sarebbe ancora tanto da segnalare sullo sportivo più importante di sempre e per fortuna tanto ancora ci sarà da vedere, leggere e ascoltare sul più grande di tutti, Muhammad Alì.

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