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Tori Bowie è morta a 32 anni, l’atletica piange l’improvvisa scomparsa della velocista americana

Il mondo dello sport e dell’atletica è in lutto per l’improvvisa scomparsa della velocista statunitense Tori Bowie, oro olimpico 2016 e per due volte campionessa mondiale. L’ultima volta che era scesa in pista risale allo scorso giugno, poi il silenzio. Non si hanno notizie sui motivi del decesso.
A cura di Alessio Pediglieri
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Tori Bowie è morta, all'età di 32 anni, mercoledì 3 maggio e la notizia ha fatto subito il giro del web, diramata dalla società che ne gestiva gli interessi sportivi e di immagine. Una scomparsa improvvisa, sulla quale sono ancora misteriose le motivazioni. Si sa solo che l'ex medaglia d'oro alle Olimpiadi 2016 non gareggiava più dallo scorso giugno e aveva saltato anche l'ultimo appuntamento di Tokyo 2020.

"Siamo devastati nel condividere la triste notizia della morte di Tori Bowie". Così inizia la nota ufficiale diffusa nel primo pomeriggio di mercoledì 3 maggio da parte della Icon Management Inc. la società di consulenza che gestiva l'immagine e gli interessi della velocista americana. "Abbiamo perso un cliente, un caro amico, una figlia e una sorella… Tori era una campionessa… un faro di luce che brillava così intensamente! Abbiamo davvero il cuore spezzato e le nostre preghiere sono con la famiglia e gli amici."

Parole strazianti alle quali per il momento non se ne aggiungono altre, con la scomparsa della 32enne statunitense al momento avvolta nel mistero. Nessun altro ha rilasciato al momento altre dichiarazioni o ha rivelato ciò che ha portato alla morte prematura di Bowie. Che è arrivata come un fulmine a ciel sereno sconvolgendo il mondo dello sport in generale e dell'atletica in particolare, con molti atleti che hanno voluto subito manifestare il proprio cordoglio. Tra questi,  anche il detentore del record statunitense e tre volte campione del mondo, Noah Lyles: "Non posso crederci. Avevo appena saputo che sarebbe tornata a casa con sua sorella e ora questa notizia. Tutto ciò mi spezza il cuore e porterò la sua famiglia nelle mie preghiere"

Il tweet di cordoglio di Noah Lyles, recordman americano sui 200 metri
Il tweet di cordoglio di Noah Lyles, recordman americano sui 200 metri

Tori Bowie ultimamente era uscita dalle scene dell'atletica mondiale e dei media. Il suo ultimo post su Instagram risale all'ottobre 2019 in cui mostrava un video dove gareggiava nel salto in lungo: "Che viaggio che viaggio… finendo 4° al mondo considerando che sono stata lontana per 5 anni è un grande traguardo per me! Diciamo solo che non vedo l'ora di Tokyo! A tutti coloro che inseguono i propri sogni là fuori, mantieni il coraggio e la determinazione! So che lo farò." Poi, il silenzio. A Tokyo Bowie non ha corso, non prendendo parte né alle qualificazioni dei 10 metri né in quelle del salto in lungo.

Secondo gli ultimi dati a disposizione, Bowie non gareggiava dallo scorso 4 giugno, quando arrivò quinta in una gara di 200 metri in Florida. In passato era stata più che una semplice promessa della velocità statunitense e mondiale. Dopo aver vinto la medaglia di bronzo ai Mondiali del 2015, Bowie si qualificò con la squadra olimpica degli Stati Uniti per le Olimpiadi di Rio nel 2016, dove corse le finali della staffetta 4×100 metri (conquistando l'oro), 100 e 200 metri (bronzo). In quell'occasione vinse anche l'argento nei 100, finendo con un tempo di 10.83 appena dietro la vincitrice dell'oro Elaine Thompson della Giamaica che aveva ottenuto un 10.71.

Nei 200 metri, sempre nel 2015, Thompson ha vinto di l'oro e l'olandese Dafne Schippers ha vinto l'argento mentre Bowie ha chiuso con il bronzo. Ai Campionati mondiali di atletica leggera del 2017 a Londra, ha vinto i 100 metri e la staffetta 4×100 metri mentre ai Mondiali del 2019 in Qatar, Bowie ha raggiunto le semifinali dei 100 metri.

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