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Scherma, Vezzali annuncia l’addio: “Tempo di nuove sfide”

La schermitrice jesina parteciperà alle Olimpiadi di Rio de Janeiro e poi appenderà il fioretto al chiodo.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Cala il sipario sulla straordinaria carriera di Valentina Vezzali. La schermitrice italiana, pluridecorata, ha deciso di appendere il fioretto al chiodo dopo 36 anni di onoratissima carriera, iniziata nel 1980 quando iniziò a dare le prime stoccate con il Club Scherma Jesi. A darne l'annuncio è stata la stessa sportiva italiana, attualmente l'azzurra più vincente della storia dello sport italiano. Ma prima, ci sarà tempo per un'ultima grande avventura: quella di Rio de Janeiro, per le Olimpiadi 2016.

"Nella scherma, oltre il senso della misura, è fondamentale una buona scelta di tempo", ha spiegato la Vezzali in un video pubblicato su Facebook, "c'è un tempo per tutto e credo che questo sia il giusto tempo per togliere la maschera, appendere il fioretto al chiodo ed avviare un nuovo inizio. La scherma è stata la mia vita, il fioretto mi accompagna da quando avevo poco più di sei anni ed insieme abbiamo condiviso emozioni, delusioni, medaglie, infortuni, lacrime di gioia e lacrime di rabbia. Lascio la pedana", ha aggiunto, "con la consapevolezza di aver dato tutto quello che potevo dare a questo affascinante sport e la certezza di aver ricevuto almeno altrettanto. Ho due splendidi figli e una famiglia meravigliosa e da tempo ho cominciato a misurarmi nella vita anche al di fuori della pedana, ma lasciare questo grande amore comunque non è facile. Ma di una cosa sono certa", conclude l'atleta jesina nel video, "la scherma mi ha insegnato a battermi e a non mollare mai. Ha formato il mio dna e nella vita dopo ogni fine c'è sempre un inizio ed io non vedo il tramonto, ma l'alba di nuove sfide da affrontare e da vincere".

Una bacheca ricca di successi

La lunga serie di successi iniziò nel lontano 1995, quando a 15 anni partecipa e vince per tre volte consecutive il titolo mondiale nella categoria "cadette". E' solo l'inizio, perché se è vero che la scherma italiana è da sempre uno degli sport più caratteristici dell'Italia, la regina diventerà ben presto lei. Arriva nella categoria Under-20, vince subito un bronzo (1990), un argento (1992), due ori (1993 e 1994) ai Mondiali, ed aggiungi altri due ori negli Europei (1992, 1993). Tra il 1992 ed il 1994 trova anche il tempo di alzare tre coppe del Mondo consecutive. Nel 1993 vince il primo trofeo da professionista, con un bronzo agli Europei di Linz. E' solo la prima di una lunga serie: debutterà nel 1996 alle Olimpiadi, e da allora vincerà cinque medaglie in altrettante rassegne (tra cui tre ori nel 2000, 2004 e 2008).

Complessivamente, il suo palmares conta solo tra i professionisti 6 ori olimpici (più un argento e due bronzi), 16 ori Mondiali (più 5 argenti e 4 bronzi), 13 ori europei (con 4 argenti e 4 bronzi), 5 ori Universiadi (con 3 argenti) e 2 ori ai Giochi del Mediterraneo, oltre ad una miriade di titoli nazionali italiani. Una regina vera e propria della scherma: che a Rio de Janeiro affronterà la sua ultima avventura.

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