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Le regole in zona rossa e arancione per sport e attività fisica: cosa si può fare e cosa no

Il decreto Covid del Governo Draghi ha stabilito che tutta l’Italia, con l’eccezione della Sardegna, è divisa tra zone rosse e arancioni. Ma quali sono le regole per l’attività motoria e sportiva in zona rossa e arancione? Le palestre e le piscine sono chiusi, ma è possibile invece correre e andare in bicicletta seguendo delle regole molto precise.
A cura di Alessio Morra
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Con il decreto Covid che entra in vigore lunedì 15 marzo, l'Italia entra quasi totalmente in fascia rossa e arancione, nessuna regione è gialla, bianca è solo la Sardegna. Non è un vero proprio lockdown, ma la vita degli italiani è profondamente condizionata dalle nuove norme. Ma, nonostante le restrizioni, si può continuare a fare attività motoria e sportiva, seguendo però pedissequamente le regole stabilite dal governo. Le palestre e le piscine restano chiuse. In zona rossa è consentito svolgere l'attività sportiva esclusivamente nel territorio del rispettivo Comune di residenza dalle 5 alle 22 in forma individuale e all'aperto, mantenendo la distanza interpersonale di almeno due metri. Inoltre: "È consentito nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza". Ecco quali sono le regole sull'attività motoria sportiva in zona rossa e arancione al fine di evitare di incorrere in sanzioni, emanate dal governo.

Si può andare a correre? Le regole per l'attività motoria

Nonostante gran parte dell'Italia sarà in zona rossa e nei giorni delle festività di Pasqua, cioè il 3, il 4 e il 5 aprile, ci sarà un vero lockdown su tutto il territorio nazionale, si potrà comunque svolgere attività motoria. Si potrà correre durante il giorno o meglio tra le 5 e le 22 (nelle restanti ore della giornata c'è il coprifuoco). Il decreto Covid del 15 marzo non modifica da questo punto di vista il DPCM dello scorso 2 marzo che consente lo svolgimento individuale dell'attività motoria nei pressi della propria abitazione, naturalmente rispettando le norme del distanziamento:

È consentito tuttavia svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto delle distanze di sicurezza interpersonali di almeno 1 metro da ogni altra persona e con l'obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

Quali sport si possono fare in zona rossa e arancione

Le palestre e le piscine sono chiuse in tutta Italia, e lo saranno fino al 6 aprile. Ma si può invece correre all'aperto, purché nei pressi della propria abitazione, anche in zona rossa. In zona rossa si può andare anche in bicicletta, ma non si possono praticare né gli sport da contatto né quelli senza contatto come il tennis o il padel. Ma il tennis e il padel non rientrando tra gli sport di contatto si potranno praticare solo nei circoli sportivi all'aperto in zona arancione o gialla (o bianca).

Ancora chiuse palestre e piscine

Le palestre e le piscine sono chiuse. Sospesa l'attività fino al 6 aprile. Possono però continuare a nuotare coloro che fanno attività agonistica. Dunque a casa solo i dilettanti. Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono però consentite esclusivamente per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative e terapeutiche.

Si può andare in bici?

La risposta è affermativa. Perché è possibile andare in bicicletta. Un'attività che si può effettuare da soli, ovviamente per chi ama correre in piccoli gruppi c'è sempre l'obbligo del distanziamento. In bicicletta si può raggiungere anche la sede di lavoro, il proprio luogo di residenza o i negozi che vendono generi di prima necessità e ovviamente si può andare in bici per fare pratica sportiva. In bicicletta si può anche sconfinare dal proprio Comune a patto, però, che si torni nel Comune di partenza.

Quando è necessaria l'autocertificazione

In zona rossa serve sempre l'autocertificazione. Perché in zona rossa ci si può muovere solo per comprovati motivi di necessità – come andare al lavoro o fare la spesa. E quindi chi vive in una regione che è in zona rossa e decide di fare attività motoria deve portare con sé sempre il modulo di autocertificazione. Il modulo di autocertificazione può essere anche fornito dalle forze dell'ordine. Non serve invece in alcun caso l'autocertificazione in zona arancione.

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