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Italia, disfatta epocale del fioretto a Rio: nemmeno il bronzo

Da vent’anni gli azzurri non restavano fuori dal podio: travolti dalla Francia e stritolati dagli States. Il ct, Cipressa: “Ci siamo presentati da campioni del mondo, olimpici e numeri uno del ranking ma è stata una disfatta”.
A cura di Jvan Sica
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Sarà che siamo abituati troppo bene o per il fatto di essere partiti benissimo con l’argento di Rossella Fiamingo (nella spada) e Daniele Garozzo, ma le ultime prove della nostra squadra di scherma non possono essere soddisfacenti. La ferita più dolorosa è quella che oggi ci hanno inferto nel fioretto a squadre sia la Francia in semifinale, battendoci in scioltezza 45-30, che gli Stati Uniti nella finale per il terzo posto, che ci hanno addirittura umiliati con un 45-31 dimostrando una superiorità sotto tutti i punti di vista. Da vent'anni non andavamo giù dal podio e adesso il tonfo fa rumore.

La prestazione esibita per il bronzo è stata fin da subito molto complicata, anche perché gli avversari si schieravano con il primo del ranking mondiale stagionale nell’individuale, Alexander Massialas, un atleta che basa tutto su una condizione fisica eccezionale, Miles Chamley-Watson e Gerek Meinhardt, bronzo individuale sia a Parigi 2010 che a Mosca 2015.

E' una sconfitta pesante – ammette il ct Cipressa -. Ero contento quando abbiamo pescato la Francia e non la Cina, perché li abbiamo sempre battuti, ai Mondiali e durante l'anno. Invece, oggi ci sono mancati i veterani: volevo dare un'altra opportunità a Cassarà ma era spento, non c'era, e ha incassato un 8-2; Baldini ha invece subito un 10-1 in due assalti. C'è amarezza, ci siamo presentati da campioni del mondo, olimpici e numeri uno del ranking ma non abbiamo saputo gestire la pressione.

Anche questa volta la scherma e il fioretto in particolare si è riconfermato il “bancomat” del nostro sport portandoci una medaglia d’oro con Daniele Garozzo e una d’argento con Elisa Di Francisca, ma la gara della numero uno del ranking, Arianna Errigo, e della squadra di fioretto maschile (la prova del fioretto a squadre donne non si disputa per la rotazione olimpica), è molto preoccupante. Ripartiamo dai campioni giovani che abbiamo per essere ancora i numeri uno indiscussi.

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