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È morta Paola Pigni, leggenda dello sport italiano e bronzo ai Giochi Olimpici del ’72

È morta Paola Pigni, leggenda dello sport italiano e bronzo ai Giochi Olimpici del ’72. Aveva 75 anni. L’atleta milanese è stata un vero e proprio monumento dello sport italiano e viene considerata la pioniera dell’atletica femminile moderna. La nota della FIDAL: “Icona del mezzofondo e dell’atletica italiana”.
A cura di Vito Lamorte
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È morta Paola Pigni, leggenda dello sport italiano e bronzo ai Giochi Olimpici del '72. Aveva 75 anni. L'atleta milanese è stata Due volte campionessa del mondo di cross (1973 e 1974) e 19 volte campionessa italiana assoluta (13 su pista e 6 nel cross). Inoltre, la figlia del tenore milanese Renzo Pigni ha stabilito 6 record del mondo in 5 diverse specialità del mezzofondo su pista e ha conquistato la medaglia di bronzo agli Europei 1969. La mezzofondista lombarda è stata primatista mondiale dei 1500 metri nel 1969 e campionessa mondiale di corsa campestre nel 1973 e nel 1974.

Paola Pigni è stata un vero e proprio monumento dello sport italiano e viene considerata la pioniera dell'atletica femminile moderna: fisico longilineo (m.1,68 per 55kg.) e dotata di un forte temperamento e una grande determinazione, che l’hanno aiutata nel raggiungere grandi risultati, la mezzofondista milanese è stata il simbolo dell'atletica leggera degli anni '70.

In tanti ricordano i successi della Pigni ma c'è un episodio molto singolare della sua carriera che vale la pena ricordare: si tratta della lite con Gabriella Dorio. La padovana era considerata l'erede della Pigni ma nella finale Paola vinse di un soffio ma dopo averla ignorata per tutto il tempo della corsa rispose ai complimenti dell'avversaria in maniera brusca: "Non dire bugie! Perché hai detto ai giornali quelle cattiverie su di me?". Un momento davvero incredibile e la Dorio con le lacrime agli occhi tentò di discolparsi: "Non è vero, io non ho detto nulla….". Quelle parole furono sufficienti per una riconciliazione, con le due atlete che si abbracciarono commosse dalla tribuna centrale. La Pigni venne fischiata per il suo atteggiamento ma chiese pubblicamente scusa per il suo comportamento dicendo: “Evidentemente le parole sono state montate da giornalisti con pochi scrupoli che giocano sulla pelle di noi atleti solo per fare notizia”. Il pubblico applaudì il gesto e la premiazione proseguì tra i sorrisi, con le atlete che si abbracciarono nuovamente come accaduto poco prima.

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Il comunicato della FIDAL

Questa la nota ufficiale della FIDAL (Federazione Italiana Atletica Leggera) sulla scomparsa di Paola Pigni: "Una tristissima notizia scuote l’atletica italiana. È scomparsa a 75 anni Paola Pigni, leggenda dell’atletica italiana, bronzo olimpico dei 1500 metri ai Giochi di Monaco nel 1972 e due volte campionessa mondiale di corsa campestre (1973 e 1974). Atleta tra le più rappresentative del mezzofondo azzurro, aveva vestito per 33 volte la maglia della nazionale ed era stata anche primatista del mondo dei 1500 nel 1969. Profondo il cordoglio del presidente della FIDAL Stefano Mei, del Consiglio federale e di tutta l'atletica italiana".

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