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20 agosto, il giorno di Usain Bolt: conquista un oro olimpico e il record mondiale sui 200

Il 20 agosto 2008, finale dei 200 metri delle Olimpiadi di Pechino, Usain Bolt batte il record di Michael Johnson (19.32) vincendo in 19.30. Il 20 agosto 2009, sulla pista dei Mondiali di Atletica Leggera a Berlino, si prende il nuovo record del mondo: bince con un incredibile 19.19, sul secondo che arriva con mezza pista di ritardo in 19.81.
A cura di Jvan Sica
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20 agosto 2008, finale dei 200 metri delle Olimpiadi di Pechino. Quattro giorni prima era letteralmente esplosa in tutto il mondo la Bolt-mania. Usain Bolt, atleta giamaicano di 22 anni, aveva vinto i 100 metri in 9.69, battendo il record del mondo che già deteneva grazie a un 9.72 corso a New York il 31 maggio dello stesso anno. Aveva corso con uno stile del tutto nuovo, che ne faceva un personaggio anche mediatico dopo soli pochi secondi di apparizione televisiva.

Il 20 era ai nastri di partenza per la “sua” gara, come se i 100 metri dominati fossero quasi difficili da correre per quel ragazzo di 196 cm per 95 kg. Con la sua struttura sembrava in effetti perfetto per i 200 metri e in batteria e semifinale aveva serenamente stupito. Un 20.09 in semifinale corricchiando, faceva pensare a una gara clamorosa in finale e così è stato. Decise di non frenare negli ultimi 15 metri come aveva sempre fatto , correndo fino alla fine. Da battere c’era il record di Michael Johnson di 19.32, uno dei record che per tutti era uno dei più difficili da superare. Usain Bolt ci riesce, vincendo in 19.30 con 66 centesimi e uno spazio incredibile rispetto al secondo, l’americano Shawn Crawford.

Passa un anno e siamo al 20 agosto 2009. Per uno strano caso del destino si stanno svolgendo i Mondiali di Atletica Leggera a Berlino. Usain Bolt era al massimo della forma possibile e stava mostrando qualcosa di ancora più incredibile rispetto alle Olimpiadi dell’anno precedente. Ancora una volta quattro giorni prima Bolt aveva vinto i 100 metri. Questa volta c’era Tyson Gay in grande forma che riesce a correre in 9.71. Sarebbe un tempo fantascientifico ancora oggi, se non ci fosse l’altro, che corre in 9.58 ritoccando ancora una volta il suo record del mondo.
Arriva alla finale dei 200 metri come mai in carriera. Ha la personalità, l’esperienza e la forma per fare qualcosa di incredibile. E ancora una volta accade, con Bolt accadeva sempre. Vince con un incredibile 19.19, sul secondo che arriva con mezza pista di ritardo in 19.81.
Questo era un record che guardava al futuro, al futuro anteriore.

Dopo l’accoppiata 2008-2009, il 20 agosto è a tutti gli effetti il giorno di Usain Bolt, il giorno nel quale non solo è riuscito a vincere un oro olimpico e uno mondiale, ma soprattutto a creare due performance corporee che hanno portato la corsa degli uomini un po’ più in là.
C’è solo un rammarico in tutta questa meraviglia. Usain St. Leo Bolt nasce a Sherwood Content il 21 agosto 1986. Il 21, il giorno dopo le sue due più grandi imprese sportive ricorreva il compleanno del campione jamaicano. Un piccolo ritardo di 24 ore di cui però nessuno se ne accorto.

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