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La verità dietro l’addio di Conte: i giocatori hanno dato un ultimatum, in due volevano andarsene

Nuove indiscrezioni confermano i pessimi rapporti tra Conte e i giocatori del Tottenham alla base del divorzio tra tecnico e club.
A cura di Alessio Pediglieri
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Emergono nuove indiscrezioni che riguardano l'anticipato addio di Antonio Conte al Tottenham, consumatosi in questi giorni di pausa per le Nazionali a campionati fermi. Le voci di possibili malumori nel gruppo squadra sono stati confermate e alcuni giocatori erano pronti anche a lasciare il club, come Cristian Romero e Richarlison, con cui Conte era entrato pubblicamente  in contrasto.

La notizia è partita dall'Argentina per poi rimbalzare poi ovunque, attraverso una indiscrezione rivelata dal giornalista argentino Gaston Edul ai microfoni di TyC Sports, senza mezzi termini né giri di parole: "Sì, lo dico perché possiamo adesso dirlo, infatti abbiamo aspettato a farlo. Cristian Romero stava ripensando alla sua permanenza al club se Conte fosse rimasto. A quanto ho capito, la stessa cosa è successa con Richarlison".

Nomi e cognomi per una avventura finita malissimo per Conte al Tottenham dove non è riuscito non solo a lasciare il segno con i risultati in campo ma non ha mai costruito un rapporto virtuoso con i propri giocatori. Tutto è poi esploso pubblicamente dopo il pareggio per 3-3 contro il Southampton, ultima in classifica che ha umiliato gli Spurs con una clamorosa rimonta. Troppo, anche per il tecnico pugliese che nel post gara aveva accusato tutti. Parole che non sono piaciute al club ma soprattutto ai giocatori.

Così, la discesa verso il baratro: Conte ha preso subito un aereo in direzione Italia appena il campionato si è fermato per le Nazionali e non ha fatto più rientro a Londra. Dove ha preso il suo posto prima Ryan Mason per i primi allenamenti, poi il vice Cristian Stellini che traghetterà la squadra fino a fine stagione. Nel frattempo il mondo Spurs è stato investito da una serie di eventi che ne ha ulteriormente destabilizzato la difficilissima stagione in corso. La FIFA ha inibito Fabio Paratici a livello internazionale e il club di Levy ha rimediato una figuraccia che ha scatenato il sarcasmo e l'ira dei propri tifosi.

Nel mezzo, gli attriti interni con i giocatori che sono venute a galla in queste ore, anche in modo evidente. Figli delle pubbliche accuse da parte di Conte che non sono piaciute a nessuno: "Il rapporto di Conte con la squadra era pessimo, inutile dirlo" ha sottolineato ancora Edul "è qualcosa che si vedeva già nelle sue parole. Alcuni giocatori avevano dato un ultimatum nel caso avesse continuato a restare in panchina. Insostenibile, ma adesso le prospettive del Tottenham sono cambiate".

Un malumore crescente che avrebbe coinvolto diversi giocatori, come Pierre-Emile Hojbjerg col centrocampista danese che aveva richiesto personalmente maggiori precisazioni da parte del proprio allenatore. Precisazioni che ora sono arrivate da Edul: "Perché? Perché li trattava molto male, non solo faccia a faccia o in privato, ma anche pubblicamente. Conte ha criticato pubblicamente i giocatori e questo ha causato enormi attriti. Ma ora che se ne è andato via lui loro rimarranno al Tottenham, questa è stata la decisione".

Adesso resta solamente un'ultima perplessità, con in panchina Cristian Stellini, il secondo di Conte. E amico di lunga data del tecnico italiano di cui potrebbe anche condividere opinioni simili su alcuni giocatori.

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