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La vita di Rocco Siffredi in Supersex con Alessandro Borghi: cosa c’è di vero nella serie

Mercoledì 6 marzo arriva su Netflix Supersex, la serie che racconta la vita di Rocco Siffredi con Alessandro Borghi nei panni del protagonista. Ma quanto c’è di vero negli episodi e quanto non combacia con il suo vissuto? A spiegarlo lo stesso porno attore: dalla scena del cimitero agli anni vissuti a Parigi, passando per la perdita della mamma.
A cura di Elisabetta Murina
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Mercoledì 6 marzo arriva su Netflix Supersex. La serie racconta la vita di Rocco Siffredi, partendo dall'infanzia e ripercorrendo la sua carriera nel mondo del porno. A interpretarlo prima Saul Nanni e poi Alessandro Borghi, rispettivamente negli anni da ragazzo e in quelli da adulto. Ma quanto c'è di vero negli episodi e quanto non combacia con il suo vissuto? A spiegarlo è stato lo stesso attore, in un'intervista rilasciata a Vanity Fair, dicendosi "contento del risultato": dalla scena del cimitero agli anni vissuti a Parigi, passando per la perdita della mamma ai primi passi nel mondo dei film per adulti.

Gli anni a Parigi e i club per scambisti

Supersex racconta la vita di Rocco Siffredi partendo dall'infanzia, quando era un ragazzino di 10 anni che viveva a Ortona con la famiglia: la madre, il fratello Claudio- che morì a 12 anni a causa di una crisi epilettica- e il maggiore Tommaso. Fu proprio quest'ultimo, diversi anni dopo, ad aprire un ristorante a Parigi. Ormai stretto nella sua città in Abruzzo, Siffredi raggiunse il fratello nella capitale francese per lavorare con lui nel locale. "È stato lì che ho iniziato a chiedere dove si faceva il porno, mio fratello si incazzava, non voleva che disturbassi i clienti. Io la prima volta questa domanda l'ho fatta a lui a 13 anni, poi a 16, poi a Parigi", ha raccontato. Dopo diverse domande, finalmente qualcuno gli disse di aver visto ‘qualche pornostar nei club per scambisti'. 

Siffredi allora, per circa sei mesi, iniziò a frequentare un club per scambisti, dove però non fu facile entrare: "Ho cercato una donna che mi accompagnasse, perché facevano entrare solo coppie. Quando sono arrivato al 106, che era il locale di Denise, un'ex pornostar anni '70 che aveva aperto questo club di scambisti". Un periodo della sua vita che gli permise di conoscere da vicino il mondo del porno, che sarebbe poi diventato la sua professione.

La perdita del fratello e della madre

Due lutti hanno sconvolto la vita di Rocco Siffredi nel corso degli anni: la perdita del fratello Claudio e quella della madre. Anche se la prima avvenne quando aveva solo 6 anni, lo segnò profondamente tanto che "mi sono portato la sua foto ovunque", abbandonandola solo di recente. Nel 1991 perse la madre, ma pianse "tutte le lacrime del mondo" una settimana prima quando la donna, ormai in coma epatico, "mi voleva mordere perché non mi riconosceva".

Cosa in Supersex non combacia con la vita di Rocco Siffredi: la scena del cimitero

All'interno delle sette puntate di Supersex c'è una scena che non nella vita di Siffredi non è mai accaduta, anzi, "è qualcosa di mille volte più forte di come è stato rappresentato". Si tratta del momento in cui l'attore si trovava al cimitero dopo il funerale della madre. Nella serie si vede "sesso orale davanti alla sua tomba, con la signora che si inginocchia e Rocco che gode", mentre nella realtà l'attore ha incontrato un'amica della madre il giorno dopo la sua morte e, una volta salito in casa, lei l'ha abbracciato e preso sulle sue ginocchia. Allora Siffredi si è alzato, "l'ho tirato fuori, glielo ho appoggiato sulle labbra e sono venuto". Poi, terrorizzato per l'accaduto, ha chiesto scusa e se ne è andato.

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