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Tgr Puglia in onda nonostante lo sciopero: “Grave forzatura dal direttore e dal caporedattore”

Anche il TgR Puglia è andato regolarmente in onda nella giornata dedicata allo sciopero dei giornalisti Rai indetto da Usigrai. Dalla redazione, però, arriva una nota nella quale si sottolinea che la forzatura messa in atto dal direttore e dal caporedattore della testata, sebbene la maggioranza dei colleghi volesse aderire alla contestazione sindacale.
A cura di Ilaria Costabile
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Nella giornata di lunedì 6 maggio, durante la quale il sindacato Usigrai ha indetto uno sciopero dei giornalisti della Rai, alcune testate giornalistiche sono regolarmente andate in onda, come il Tg1 e il Tg2. Tra quelle regionali, trasmesse su Rai3, dalla redazione del Tgr Puglia arriva una nota in cui si sostiene che la messa in onda del telegiornale sia stata voluta, forzatamente, dal direttore e dal caporedattore, nonostante la maggioranza dei giornalisti fosse contraria.

La contestazione del TgR Puglia

Sebbene il Tg3 sia stata l'unica testata giornalistica a rispettare la richiesta della totale astinenza al lavoro, insieme ad altre testate regionali, in Puglia non è stato rispettato il volere della maggior parte della redazione del Tgr che avrebbe voluto aderire allo sciopero, garantendo quindi la messa in onda del telegiornale. In una nota si legge:

Il direttore della Tgr e il caporedattore grazie ad una minoranza di colleghi si sono assunti, invece, la responsabilità di mandare in onda il telegiornale, nonostante fossero presenti solo 5 giornalisti oltre al caporedattore, su un totale di 22 in orario nella giornata odierna. Per di più avendo registrato la pagina sportiva alcune ore prima della messa in onda nulla, questo ha comportato che non sia stato detto nulla del fatto del giorno: l'aggressione con calci e pugni al direttore sportivo del Bari Calcio Ciro Polito. È una responsabilità grave ed è una scelta che ci addolora e ci preoccupa. Dev'essere chiaro, però, che si tratta della decisione di una minoranza che non rappresenta il corpo redazionale al quale va la solidarietà del coordinamento dei cdr della Tgr.

Le parole di Vittorio Di Trapani

In merito alla scelta di andare in onda, vanificando i motivi dello sciopero indetto da Usigrai, si è espresso Vittorio Di Trapani, presidente della Federazione Nazionale della Stampa, che ha sottolineato la gravità di un episodio di questo tipo:

La libertà è anche di chi non vuole scioperare, ma è illegittimo che una minoranza si organizza con cambi di turni e si metta a disposizione per tentare di far fallire uno sciopero. Vorrei anche dire che se una minoranza riesce a mandare in onda un’edizione del tg dimostra solo che la maggioranza è in esubero. Se qualcuno in futuro proporrà esuberi in Rai saprà a chi citofonare. Non si sta facendo un danno alla sigla sindacale ma a tutta la redazione.

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