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Luciana Littizzetto si commuove: “Oggi la mia amica Paola ha un fegato nuovo, donate gli organi”

Luciana Littizzetto, nella puntata di Che tempo che fa di domenica 15 gennaio, ha parlato dell’importanza della donazione degli organi, ricollegandosi alla storia della sua amica Paola: “Si sta riprendendo e ha la faccia felice di chi ha un fegato nuovo”.
A cura di Daniela Seclì
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Nel corso della puntata di Che tempo che fa, trasmessa domenica 15 gennaio, Luciana Littizzetto ha parlato dell'importanza della donazione degli organi. Nello studio del programma di Fabio Fazio, ha letto una lettera in cui ha fatto riferimento al caso di Paola, una sua amica che grazie ad un trapianto di fegato potrà tornare a coltivare una vita normale:

Volevo raccontare di una bella notizia che mi è successa questa settimana. È una cosa seria. Ho un'amica molto cara che si chiama Paola. Dopo tanta fatica e due anni di lista d'attesa, finalmente ha subito l'intervento di trapianto al Centro Trapianti delle Molinette di Torino. Questo grazie a una persona buona che ha donato a lei il suo fegato.

Donazione di organi: i numeri in Italia e come dare il proprio assenso

Luciana Littizzetto, poi, ha riportato i numeri della donazione degli organi in Italia e ha elencato le modalità con cui si può dare il proprio assenso: "In Italia, solo l'anno scorso, ci sono stati 2051 trapianti di rene, 1376 di fegato, 251 di cuore, 115 di polmone e 55 di pancreas. 3848 vite salvate. Ma ci sono ancora oggi, 9233 persone in attesa di un trapianto che può salvare loro la vita. La richiesta di trapianto supera di gran lunga l'offerta di organi donati". E ha continuato:

Una firma serve, solo una firma. Ne facciamo tante, quella forse è la più importante. Non ci viene da firmare perché il pensiero della morte e della malattia ci fa paura. Invece quella firma è un atto di coraggio che le snobba, le combatte, che ci fa sentire più forti, non fragili come sappiamo di essere. È nella testa che siamo forti e quello non ce lo può togliere nessuno. Si può dare l'assenso quando si fa la carta d'identità, agli sportelli della ASL, fare la tessera dell'AIDO, Associazione Italiana per la Donazione degli Organi, tessuti e cellule. La più facile di tutte è dare l'assenso al medico di base. Oppure una dichiarazione su un normale foglio di carta, scrivete tutti i dati personali e indicate che acconsentite alla donazione degli organi. Poi, mettete la data, la firma e conservatela nel portafoglio. E poi pensate che quel semplice foglio che avete in tasca vale di più di tutti i soldi che ci sono dentro, perché salverà una vita.

La donazione degli organi è un gesto d'amore che può salvare tante vite

Infine, Luciana Littizzetto ha rimarcato quanto sia importante fare questo gesto d'amore, che può dare – a chi ormai ritiene di non averla più – un'altra possibilità per vivere:

La donazione degli organi è una delle forme più pure del bene, un gesto d'amore disinteressato tra sconosciuti, un regalo che a noi non costa niente, ma per chi lo riceve è il tesoro più grande. E la cosa più figa è che quando una persona perde la sua vita, nello stesso istante ne fa rivivere un'altra o anche più di una. Ma non è una bella soddisfazione sapere che le nostre cornee serviranno ancora per vedere il mare d'inverno o che i nostri polmoni si riempiranno di ossigeno per nuovi respiri e nuove salite in bicicletta, che il nostro cuore palpiterà ancora per amore, che il nostro fegato si attiverà ancora per tanti, tanti, tanti piatti di amatriciana e che i nostri reni potranno essere un filtro perfetto per drenare altre paure?

E ha concluso commossa: "Ci sono regali che fai alle persone che ami e ci sono regali che fai alle persone che nemmeno conosci, ma che possono davvero cambiare un'esistenza. Come quella della mia amica Paola, che si sta riprendendo e ha la faccia felice di chi ha un fegato nuovo".

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