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Il calo vertiginoso di Netflix, la piattaforma ha perso quasi un milione di abbonati

Netflix ha perso quasi un milione di abbonati, una cifra significativa per la prima piattaforma streaming lanciata sul mercato, che sta cercando di correre ai ripari con iniziative che possano sopperire al calo di questi mesi in termini di entrate economiche.
A cura di Ilaria Costabile
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Il calo degli abbonati su Netflix rappresenta ormai una realtà significativa, la piattaforma streaming più famosa al mondo sta perdendo abbonati mese dopo mese e sta rischiando di dover mettere in discussione un intero piano che aveva garantito la fortuna del colosso, che adesso si trova a dover correre ai ripari inserendo novità che non sempre sono gradite agli utenti, come l'aumento del costo degli abbonamenti o l'inserimento della pubblicità.

La perdita degli abbonati

Tra i paesi in cui la perdita si fa sentire maggiormente ci sono gli Stati Uniti e il Canada in cui si è verificato il maggior numero di cancellazioni nell'ultimo trimestre, seguii dall'Europa. La piattaforma è arrivata ad una perdita di quasi un milione di utenti, un numero enorme per una piattaforma come Netflix che in questi anni, soprattutto durante il lockdown, avrebbe raggiunto un'impennata negli abbonati che, però, è andata via via scemare. Guy Bisson, direttore esecutivo di Ampere Analysis ha dichiarato che è fisiologico che Netflix perda la sua presa sul mercato, per poi aggiungere: "Quando sei il leader, c'è solo una direzione da prendere, specialmente quando viene lanciata una grande quantità di concorrenza, che è ciò che Netflix ha visto negli ultimi due anni". La concorrenza, infatti, è stata la grande sfida della piattaforma che si è dovuta confrontare con l'arrivo di altre realtà come Amazon Prime Video, Disney+, HBO Max, Hulu per citare quelle più note.

Le iniziative adottate da Netflix

La conseguenza, quindi, è stata inevitabile. Ai piani alti dell'azienda, infatti, è stato necessario attuare un piano di ripresa per correre ai ripari da un tracollo irreversibile quanto prima, soprattutto quando si è accertato il fatto che il numero di abbonati stava diminuendo esponenzialmente. Se in America Centrale e in Sud America è già stato attivato un supplemento per l'abbonamento condiviso, ma genericamente il costo è aumentato ovunque: un piano "standard" negli Stati Uniti ora costa 15,49 $ rispetto ai 14 di gennaio e gli 11 dollari del 2019, nel Regno Unito i piani base e standard sono aumentati rispettivamente di una sterlina al mese da gennaio. Ovviamente queste iniziative rappresentano un rischio, dal momento che gli utenti non sarebbero più incentivati a rimanere, soprattutto se l'offerta inizia ad essere meno accattivante e competitiva di un tempo, quando la piattaforma era l'unica a proporre un ventaglio di scelte ricco e in continua innovazione.

Netflix introduce la pubblicità

Tra le opzioni c'è anche quella di aggiungere la pubblicità con un servizio a pagamento meno oneroso, ma che comporta l'introduzione di inserti pubblicitari, già stabiliti con Microsoft, sebbene fosse uno dei compromessi a cui l'azienda sperava di non dover cedere mai e che per anni ha rappresentato un punto di forza. A questo si aggiunge anche l'ipotesi di distribuire alcune serie e film originali su altri network, proprio per sopperire a questa perdita verticale che, più passano i mesi, più diventa consistente.

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