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Per Martin Scorsese Orso d’oro alla carriera: “A Hollywood non si investono soldi su chi esprime idee”

Martin Scrosese ha ricevuto l’Orso d’oro alla Carriera alla 74esima Berlinale, ora in corso. Il regista ha raccontato di come l’industria di Hollywood sia cambiata e sia ancora in continua evoluzione, parlando poi anche del suo incontro con il Papa e del film che girerà su Gesù.
A cura di Ilaria Costabile
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Martin Scorsese ha ricevuto l'Orso d'Oro alla carriera durante la 74esima Berlinale, attualmente in corso a Berlino. Il regista americano, 81 anni, ha firmato alcuni dei film diventati cult, premiati agli Oscar e ormai pietre miliari del cinema mondiale. Intervistato dal Corriere della Sera, il regista ha raccontato di essere arrivato alla kermesse cinematografica tedesca per la prima volta nel 1981, e questo omaggio arriva dopo anni di onorata carriera.

Scorsese sul futuro del cinema

Toro Scatenato fu il primo film che Martin Scorsese presentò alla Berlinale, era il 1981 e quel film portò un primo Oscar a Robert De Niro: " Fu lui a persuadermi a girare la storia del pugile Jack La Motta e non poteva avere più ragione". Eppure, Scorsese pensò che forse ricevere un riconoscimento importante non fosse nel suo destino, visto che Hollywood funziona in un certo modo: "Quei bravi ragazzi ebbe sei candidature e vinse solo Joe Pesci come attore non protagonista. Non sono mai stato inserito in modo naturale a Hollywood. Se vuoi farne parte, è come vivere in una comunità che è un’industria. Gli studios non hanno mostrato interesse a investire montagne di dollari su voci individuali che esprimono idee, pensieri, sentimenti". Un quadro disegnato dopo anni di presenza nel settore che, però, non è così incoraggiante per i giovani che vogliono fare cinema:

Le nuove generazioni penseranno che il cinema sia intrattenimento su fumetti, non dico che sarà come se a fare i film sarà l’intelligenza artificiale, ma siamo lì. In ogni caso i film non muoiono. Dopo trent’anni ti sembrano diversi: il film è lo stesso, sei tu ad essere cambiato. Il cinema si trasforma, l’importante è controllare e mettere nella giusta direzione la tecnologia.

Martin Scorsese e il suo film su Gesù

Il suo ultimo film, Killers of The Flower Moon, è il terzo per numero di candidature agli Oscar e racconta dei temi che da sempre sono stati cari al regista: "Sono sempre stato attratto dalla fiducia e dal tradimento, dall’amore, dall’inganno e dall’avidità. Killers of The Flower Moon è paradigmatico". Di recente, Scorsese ha incontrato anche il Papa, con cui ha parlato di quello che è il suo prossimo progetto cinematografico, ovvero un film su Gesù:

Non so come sarà il film, mi auguro provocatorio e divertente. Il mio interesse per il cattolicesimo e il sacerdozio risalgono alla mia adolescenza. Con il Papa ho parlato del bene e del male che c’è nell’uomo, di come dovremmo vivere la nostra vita al meglio, com’è possibile farlo con la creazione di una musica, un dipinto, un film. Quelli che mi hanno colpito di recente? Past Lives e Perfect Days.

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