Morto Andrea De Adamich, addio al volto storico Mediaset di Formula 1 e motori

È morto Andrea De Adamich, l'ex pilota automobilistico italiano che è stato uno dei più noti e amati narratori televisivi del mondo dei motori. Negli anni Novanta era diventato il volto e la voce ufficiale della Formula 1 e non solo dell'universo Mediaset. Aveva 84 anni e la notizia della morte è arrivata nelle scorse ore. Da anni era lontano dal mondo della Tv.
La lunga carriera da pilota
De Adamich era nato a Trieste il 3 ottobre 1941, noto per la sua carriera sportiva nelle competizioni degli anni ’60 e ’70, durante i quali ha corso in diverse categorie, inclusa la Formula 1, il Campionato Europeo Turismo e le gare di durata. Una carriera agonistica iniziata alla fine degli anni ’50, mettendosi in luce come uno dei giovani talenti italiani del tempo, prima dello slancio grazie al legame con Alfa Romeo, casa con la quale collaborò a lungo, sia in competizioni turismo che prototipi. Nel corso della carriera si è imposto nel Campionato Europeo Turismo con l’Alfa Romeo Giulia GTA, contribuendo alla reputazione sportiva del marchio e ha partecipato a 30 Gran Premi di Formula 1, correndo per team come Ferrari, McLaren, March e Brabham-Alfa Romeo.
Pur non conquistando podi in F1, si distinse come pilota affidabile e tecnico, particolarmente apprezzato per le sue capacità di sviluppo e collaudo. Successivamente ha preso parte a gare di durata come la Targa Florio, 24 Ore di Le Mans e 1000 km di Monza, sempre con vetture Alfa Romeo e Ferrari. La carriera agonistica terminò a causa di un incidente, avvenuto a Silverstone nel 1973.
Carriera televisiva, gli anni di Gran Prix e Fuori Giri
La notorietà televisiva è posteriore al ritiro dalle corse, visto che Andrea de Adamich è poi diventato giornalista sportivo e commentatore televisivo, imponendo per molti anni il suo volto in un tempo in cui le reti Mediaset detenevano i diritti di molte competizioni, in particolare la Formula 1. La sua notorietà è legata in particolare a programmi come “Grand Prix” e “Fuori Giri”, nei quali divulgava la cultura automobilistica in Italia con grande competenza e passione, ma anche per la partecipazione a progetti legati al mondo dei videogiochi, doppiando quelli legati al mondo della Formula 1 dal 1997 al 2006.