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Giudice respinge la richiesta di annullamento del processo di Amber Heard

La giudice Penney Arcazate ha respinto la richiesta di annullamento avanzata dai legali di Amber Heard che avevano riscontrato un’anomalia nel processo con Johnny Depp.
A cura di Ilaria Costabile
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La giudice Penney Azcarate ha rifiutato la richiesta di annullamento del processo per diffamazione avanzata dai legali di Amber Heard. Nessuna delle mozioni presentate finora è stata accolta dalla giudice che ha poi fornito varie motivazioni in merito alla sua decisione.

Perché le mozioni sono state respinte

Una delle motivazioni che avevano portato i legali dell'attrice a chiedere l'annullamento del processo, il cui è esito è stato ai danni della loro assistita, è stata l'aver riscontrato una anomalia tra uno dei giurati che secondo gli avvocati non corrisponderebbe alla persona che era stata chiamata in giuria, dal momento che risulterebbe un'incongruenza sulla data di nascita comunicata al tribunale. Questo dettaglio, secondo la difesa, potrebbe invalidare il processo. La giudice Penney Azcarate, però, esaminando con attenzione il questionario che è stato consegnato ad ogni giurato, ha dichiarato di non aver riscontrato anomalie e che, anzi, la persona da loro indicata aveva introdotto correttamente la sua data di nascita. Inoltre, la giudice ha aggiunto che le parti coinvolte nel processo hanno interrogato la giuria preventivamente per un giorno intero, arrivando alla conclusione che "la giuria fosse accettabile" e che, quindi, qualora ci fosse stata un'obiezione nei confronti di un giurato doveva essere esposta prima.

Amber Heard potrebbe ancora impugnare il verdetto

Johnny Depp ha vinto il processo contro la sua ex moglie Amber Heard, quindi secondo i giurati è stato diffamato dalla moglie in tre occasioni, cosa che ha fatto anche lui in un'altra circostanza, come rilevato anche dalla giuria. I legali dell'attrice hanno sempre sostenuto che il risarcimento chiesto dal tribunale, ben 10 milioni di dollari, fosse troppo oneroso per la loro assistita e che, quindi, non sarebbe stata in grado di pagarlo. Al momento l'attrice potrebbe ancora decidere di impugnare il verdetto, emesso lo scorso giugno, ma al momento non ci sono state ancora notizie certe in merito ai suoi prossimi movimenti legali.

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