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Colin Farrell e Jamie Lee Curtis, ex alcolisti: “La sobrietà è la cosa più bella fatta nella vita”

I due grandi protagonisti si mettono a nudo nel format di Variety “Actors on Actors” e viene fuori – da due ex alcolisti – uno struggente dialogo sulla sobrietà.
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Nella splendido ultimo episodio di "Actors on Actors", il format di Variety che mette due grandi attori in una conversazione davanti alla telecamera, ci sono due grandi protagonisti: Jamie Lee Curtis e Colin Farrell. Entrambi sono reduci da due grandi ruoli. La prima, antagonista di Michelle Yeoh in "Everything Everywhere All at Once", il secondo nel ruolo di un contadino irlandese che si ritrova di punto in bianco rifiutato dal suo migliore amico, interpretato da Brendan Gleeson, in "The Banshees of Inisherin", che in Italia arriva con il titolo "Gli spiriti dell'isola". Nel dialogo tra i due si parla soprattutto di redenzione, di riconciliazione e di guarigione. Che è un modo per Jamie Lee Curtis – che come ammette lo stesso Colin Farrell, "é il capo, qui" – di far uscire allo scoperto Farrell sul suo passato da alcolista: "Le uniche due cose che conosco come certezze sono che moriremo commettendo gravi errori ed espiando i nostri errori". 

Le parole di Colin Farrell

Colin Farrell si racconta e quando rivela a Jamie Lee Curtis tutto quello che ha imparato dalla vita, l'attrice gli chiede se lo sapeva anche prima di diventare sobrio. La risposta di Colin Farrell è da incorniciare:

No. Avevo dei sospetti, prima di diventare sobrio, di quanto potesse essere dolorosa la vita. Ma non avevo la capacità di sostenerlo senza essere autodistruttivo e senza viverci. Non ci vivo adesso. Sento queste cose di cui stiamo parlando, a volte. E a volte considero molto la vita. E altre volte, sono frivolo come lo ero quando avevo 6 anni in una buona giornata.

Il dono della sobrietà

Ancora sulla sobrietà, Jamie Lee Curtis rivela che "essere sobri è sicuramente un'eredità", perché ha fermato quello che è stato da sempre un problema generazionale nella sua famiglia biologica: "Sarà la cosa più bella che farò, se riuscirò a rimanere sobria. Perché generazioni di persone hanno avuto la vita governata e rovinata dall'alcolismo e dalla tossicodipendenza. Per me, la sobrietà prima di tutto. Sempre."

Questo è il dono che ti dà la sobrietà: le regole si applicano a te proprio, si applicano ad altre persone. Ecco l'eredità: fare amicizia e amare davvero bene la tua gente.

La serie tv sul Pinguino

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Si parla anche della serie tv sul Pinguino, il personaggio della DC Comics che ha già interpretano in The Batman di Matt Reeves e che andrà ad estendere l'universo cinematografico di quel regista e di quel film. Jamie Lee Curtis gli chiede se si sente un attore ‘freelance' (e quindi disoccupato) oppure no: "Se qualcuno dice: "Ho una sceneggiatura", io dico: "Sono in giro". E la Curtis: "Ma non interpreterai il Pinguino?"

L'ho fatto in un film. Spero di farlo per la televisione a febbraio o marzo. Quindi, sì, sarò un "impiegato".

A bruciapelo, poi, la Curtis: "Sei un attore intellettuale?". E Farrell: "No. Non mi piace parlarne troppo". E come lavora sui personaggi: "Faccio il lavoro da solo. Faccio il mio lavoro nella camera d'albergo e nel mio letto di notte e vado a fare un'escursione e penso e trovo un brano musicale che mi commuove. E poi lo ascolto per il film".

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