Francesco Renga su Ambra Angiolini: “Se l’amore è vero continua, anche se muta. Tra noi non ci sono più attriti”

Francesco Renga torna a parlare in un'intervista del rapporto con l'ex Ambra Angiolini. La storia tra in due è durata dal 2004 al 2015 e ha portato alla nascita di due figli, Jolanda e Leonardo. Nonostante la separazione, hanno sempre mantenuto un rapporto di rispetto e affetto reciproco, come dimostrato anche dalle recenti dichiarazioni del cantante. "Se l'amore è vero e genera qualcosa di così grande, continua, anche se muta".
Le parole di Francesco Renga su Ambra Angiolini
In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, Renga ha parlato della sua carriera, del rapporto con i figli Jolanda e Leonardo e, non meno importante, con quello con l'ex Ambra Angiolini. Anche se si sono lasciati ormai dieci anni fa, tra loro continua ad esserci un affetto che supera ogni rancore: "Se l’amore è vero e genera qualcosa di così grande, come due figli, continua, anche se muta. Con Ambra mi confronto tutti i giorni. Il nostro rapporto è molto migliore adesso che quando stava finendo la convivenza", le parole.

Come accade a tutte le coppie, inizialmente la rottura non fu una cosa facile da accettare. Adesso, però, i due hanno ritrovato un equilibrio e il loro rapporto procede sereno: "Tra noi non ci sono più gli attriti, le differenze e il disagio che ci hanno portato alla separazione", le parole.
Il loro rapporto dopo la rottura nel 2015
Il fatto che i due siano rimasti in buoni rapporti è testimoniato anche dal fatto che, nel corso degli anni, anche la cantante abbia sempre speso belle parole nei confronti del suo ex. I due non dimenticano di essere stati legati da "un amore folle" e ancora oggi si dicono "Ti amo" perché una volta superate la delusione e la rabbia, hanno deciso di rispettare il sentimento che li ha uniti. "Siamo abituati alla guerra ormai, in tutte le cose del mondo, e due persone che si sono separate ma che si amano lo stesso suscitano dubbi, incertezze, portano scompiglio. Guardate che non è sano. È più sano credere che qualcosa davvero si possa salvare, perché è la cosa giusta", spiegò durante l'evento Il Riff tenutosi a maggio 2024.